lunedì, settembre 15, 2008
mi ha detto 'leggi e rileggi. a voce alta.'. è stato piu difficile di quanto pensassi.
"digli che tuttora non sopporti gli animali perchè le facce degli animali non hanno espressione. neanche la possibilità di un'espressione. digli di guardarla, guardarla veramente, la faccia di un animale, qualche volta".
faye passa delicatamente un pettinino fra i capelli umidi e spinosi di julie.
julie garda faye in uno specchio circondato da lampadine. "poi digli di guardare da vicino la faccia degli uomini. digli di stare perfettamente fermi, per un po' di tempo, e di guardare in faccia un uomo. sulla faccia degli uomini non c'è niente. guarda da vicino. digli di guardare bene. e non quello che fa la faccia: le faccie degli uomini non stanno mai ferme, sono come antenne. ma l'unica cosa che fanno è spostarsi da una configurazione all'altra di pura inespressività".
faye cerca gli occhi di julie allo specchio.
julie dice: "digli che nelle maschere degli uomini non ci sono buchi dove infilare le dita. digli come si potrebbe mai anche solo sperare di amare qualcosa su cui non si può far presa".
julie gira la poltrona del trucco e guarda faye. "è in questi momenti che ti amo, se ti amo", sussurra, passandosi un dito lungo la guancia bianca incipriata, allungandolo a tracciare una linea inclinata di bianco sul viso di faye.
[david foster wallace, "piccoli animali senza espressione"]