sabato, luglio 30, 2005

 
"...che proponi?"

preso il treno. proprio come ti avevo detto. milano. chiavari. genova. bologna. milano. caldo in qualsiasi caso. io e me in qualsiasi caso.
avrei voluto andare lontano da me. avrei voluto partire per allontanarmi da me.
perchè speravo di capire qualcosa se mi fossi allontanata da me.
ma non si puo'. no, allontanarsi da se stessi non si riesce. almeno, io no.

così prendo il treno con me stessa, la mia borsa viola e il mio zaino azzurro con la bandiera irlandese. incontro la gente dei treni. rido delle coppie che si chiudono negli scomparti. storto il naso per le giovani che vanno in giro a piedi nudi, proprio come ho fatto io. osservo i giovani che leggono anna karenina, come me. e aspetto. aspetto. aspetto.
la stazione.
quelle in cui arrivi e ti trovi sommersa di gente. e non fotografo nulla. no. questa volta no.
e scrivo, poco. poco perchè non riuscivo a trovare nulla che mi piacesse. allora strappavo fogli e cancellavo foto.
e allora, nulla. non tengo nessun ricordo di carta e nessuna foto.
tutto dentro.
alla maura.

e arrivo in un internet point di genova e ti scrivo una mail che non ti ho mandato.
e la salvo, così se cmabio idea posso mandartela.
poi mi viene un altra idea. e allora, appena arrivo a milano inizio ad organizzarmi.
e tu sei lì, così mi hai detto.

e io qui....quì.

martedì, luglio 26, 2005

 
....mi è tornata la voglia di ricevere lettere....spasmodica voglia....


voglio la solitudine
del gigante

voglio la delicatezza
della roccia
voglio il coraggio
del velluto

lunedì, luglio 25, 2005

 
scatto fotografie in uno dei miei posti preferiti di milano. mantengo il mio silenzio di profonda concentrazione e cerco di capire chi sono, cosa voglio e chi c'è accanto a me. e mentre in sala d'attesa scatto fotografie alla gente che legge dizionari, gioca a scarabeo e parla da sola, capisco che ancora una volta tutto quello che cerco è chiarezza, sincerità e parole dirette.
tutte cose che al momento non mi sembra di avere.
preferisco un dito in un occhio piuttosto di una pugnalata alle spalle, e quello che leggo...quelle "supposizioni"...sì, quelle, fanno male comunque. e sì, preferirei sentire la tua voce per capire, piuttosto che essere coccolata ancora dal mio silenzio come ora.
ma chiedo troppo? pretendo cose che non posso? perchè ieri eravamo un concentrato senza coloranti e ora solo un misero mix di acqua sporca? perchè ieri c'eri o ora non piu?

sarà....

passo la giornata in quel di torino, al caldo della mia sciarpa, in compagnia dei miei starnuti, del mio mal di gola e di queste linee di febbre (poche) che mi ha donato il concerto dell'altra sera....ma accetto il prezzo. sì.
salgo e scendo dai treni, prendo autubus e mi arrampico sulla rampa del lingotto, compilo il modulo, pago 30 euro e mi ritrovo iscritta al test del 9 settembre.
macino chilometri e mi ritrovo a casa, un po' pensierosa e con una gran voglia di ascoltare, qualcuno che parla di se. ma che non c'è. forse.



a. il segreto dei nostri incontri
b. quando erano le tre di mattina e noi si parlava
c. la sigaretta di quella notte
d. "un attimo e vado"
e. i quattro giri consecutivi sotto casa di galli
f. le foto con il cellulare
g. le paure
h. i dubbi
i. le domande
l. i messaggi "alla maura"
m. la magica rotonda
n. le incursioni a casa mia, inaspettate
o. i pomeriggi in cui si divideva il letto
p. le ore passate a parlare senza capire bene di cosa si voleva parlare
q. le promesse che sapevamo non avremmo mai mantenuto
r. i messaggi vuoti


....non puo essere solo questo, non puo....

sabato, luglio 23, 2005

 
"così ogni tanto mi ami anche te? :)"

la testa continua a girare.
un po' come se il mondo avesse rallentato o accelerato il suo moto e io non avessi ancora ingranato con la sua velocità. e allora la testa gira, ancora e alle volte sono obbligata a fermarmi.

ci sono andata sola alla mostra. senza fabrizio.
bella. bellissima.
ma senza fabrizio. così gli ho preso un ricordo, che dovrò trovare il modo di spedirgli senza che si rovini.
oppure aspetterò fino a novembre.
che è lontano.
lontano.

bhe, le foto con quelle musiche erano perfette. e doisneau, non è solo il fotografo dei baci, non è solo quello. ed è magnifico. magnifico.
e se prima lo adoravo ora mi sa che è diventato il mio fotografo preferito, forse riesce a battere anche bresson. forse.

giovedì, luglio 21, 2005

 


I have kissed honey lips
Felt the healing in her fingertips
It burned like fire
This burning desire
I have spoke with the tongue of angels
I have held the hand of a devil
It was warm in the night
I was cold as a stone

But I still haven't found what I'm looking for
But I still haven't found what I'm looking for


il mal di testa dopo un po' passa. come il sonno, che si puo recuperare.
basta.
la maura dice basta.
quando bono ha iniziato a cantare i still haven't found what i'm looking for è come se avessi capito....poi ha parlato di angeli, di amore e ha ringraziato la luna.
"bellissima luna questa sera..."

sì, la luna dall'alto ci guardava, incuriosita per tutta quella gente.
e sì, I still haven't found what i'm looking for...e allora il mal di testa passa come il sonno. i ricordi, la gola che brucia, la voce bassa, quelle cercherò ti tenerle ancora per un po', per ricordarmi.
per ricordare il 20 luglio due file sopra jovanotti, quando cantavo in the name of love con tutta la voce che avevo in corpo. tanto nessuno ti sente.
e se stoni nessuno ti guarda male.
e la luna silenziosa, ci guardava tutti.

you look so beautifull tonight

e questa mattina, incontro alberto. e allora tutto torna al suo posto, sì, I still haven't found what i'm looking for, ma dopo cinque anni è rimasto lo stesso.
"sei fermentata nella tua acidità.....sei aceto ormai"
e ride, di quel suo bellissimo sorriso."...alberto, ma quanti anni sono che io non ti vedo?" conta con le dita, alza gli occhi. quei suoi bellissimi occhi celesti e "..cinque, sono cinque anni ormai."
sì, cinque anni in cui ho capito che il primo vero amore sei stato tu, perchè il primo, quello primissimo è una cosa che riguarda solo noi. non è il primo fidanzato il primo amore, non è il primo bacio non è qualcosa che si crea sempre in due. e tu, tu sei stato il mio. e sì, ricordi? forse il mio primo bacio era per te...ma mi sono scostata troppo presto.

il mal di testa passa, come il sonno dopo un po'.
ma la luna, il suo sorriso che da cinque anni non vedevo, la voce di bono che dice "ciao, milano....", la mia voce che si perde tra quella di ottantamila anime, le luci che creano la scritta colorata -love-, the edge che sorride mentre milano gli canta in faccia it's a beautifull day urlando....e il mio corpo che capisce la cosa piu inportante...bhe, queste cose non passano. no.
no, non passano.

I still haven't found what i'm looking for

martedì, luglio 19, 2005

 
Don't talk of love
Well I've heard the word before
It's sleeping in my memory
I won't disturb the slumber
Of feelings that have died
If I never loved I never would have cried

I am a rock
I am an island

I have my books
And my poetry to protect me
I am shielded in my armor
Hiding in my room
Safe within my womb
I touch no one and no one touches me

I am a rock
I am an island

And a rock feels no pain
And an island never cries


il vento fuori urlava. ma a me non faceva paura.
urlava dentro, nella pancia. mentre chiamavo la pioggia con la mente e con il cuore. perchè tanto di lacrime io non ne verso, almeno ci pensava il mio cielo a piangere un po' per me.
ma prima è arrivato il vento, quello che sa sussurrare parole dolci mentre urla. per un dolore che non si saprà mai, sì, un dolore che lo tortura da sempre. un vento che soffre per qualcosa che non sapremo mai. mai.
dentro. urlava dentro. nel centro della pancia, per colmare una mancanza.
per colmare l'assenza di me.

poi ha bussato alla mia porta. lento ma deciso.
ha urlato un po' in una lingua straniera. la tua.

mi ha accarezzato dentro. mi ha pulito.
il vento prima di regalrmi la mia pioggia, mi ha pulito.
mi ha lasciato un senso di candore. un colore bianco che non dimenticherò mai. il senso dello sweet nothing. la pura bellezza candida di paio di ali. le mie. che ancora non so usare.
ha pulito il cielo e ha pulito il mio corpo per un secondo.
quel secondo in cui ti trovavo sempre, quell'attimo in cui il tuo silenzio si faceva mio. e forse il vento aveva la soluzione di tutto, mentre urlava disperato e chiamava la pioggia forse avrebbe voluto dirmela la verità, quella che brucia.
la verità che risplende nella luna. in quello spicchio che questa notte si fa pieno.
ricorda la prima luna? ora ce ne sono tre a dividere quello che ero.

e il vento lo so che voleva parlarmi, mentre accarezzava la mia pelle sanguinante, sussurrava piccole magie per calmare il mio respiro.
i suoi incantesimi mi hanno tenuto compagnia tutta la notte, ma non ero ancora pronta per comprendere tutto.
tra le sue preghiere mi avrà chiamato piccola fata e si sarà vergognato per me. per le mie mani che combinano disastri, per le mie ali che hanno ancora un colore viola troppo umano, avrà cercato di accarezzarmi le orecchie per sentire se erano pronte ad ascoltare e capire.
gealach
avrà detto il mio nome, tra una carezza e un piccolo bacio.
avrà confessato la mia inesperienza, avrà accusato il mio silenzio. e le mie parole.

piccola fata, ancora non sei pronta, ancora non posso baciarti come vorrei. chiudi i tuoi occhi mortali, lentamente. e lasciami cullare dal ricordo delle tue iridi. lascia che sia io ad abbracciarti questa notte e non i sogni. i sogni questa notte lascia che siano solo degli angeli. tu sei una fata, piccola gealach, solo una fata troppo umana.

 
questa è una notte mitica....la maura fa casini, e il mondo trema di conseguenza.

cadono alberi nella mia via, che obbligano la protezione civile a lavorare dalle 00.28 alle 2.45, sparisce la tettotia del balcone della nonna e mio padre chiama nel cuore della notte il cellulare di mio fratello urlando "FRANCESCAAAA...." che poi dovrebbe essere la sua attuale donna...

intanto ieri sera i miei poteri da fata della pioggia hanno fatto scendere qualche goccia....:o)

lunedì, luglio 18, 2005

 
"nonna...sai quale è la favola di questa casa di merda? sai quale è?"
"...."
"...che alla fine siamo io e te a piantare quelle cazzo di 50 piante che vuole comprare...che siamo noi sotto il sole..."
"lui è la lavoro..."
"al lavoro, nonna? non farmi ridere..."

....

"..perchè l'altro giorno a pranzo sono stata zitta, ma dentro...dentro avevo tante cose da dire...perchè non puo arrivare a quell'ora e non dire nulla tutto il pranzo..."
"...ma tu con lui ci parli mai?"


...eh,eh, sì maura...la colpa è tua che non fai da padre a tuo padre.
sì, maura la colpa è tua che non lo cerchi mai...perchè forse non ti sei accorta che sno i figli a dover instaurare un rapporto con i padre...

piccola illusa, apri gli occhi :o)

domenica, luglio 17, 2005

 
Per placare la sensazione pesante di "presa in giro" che sto respirando, mi consolo vedendo quella meraviglia di Giovanni Allevi che accompagna la pianoforte le letture di Eddy Berni (puntata in diretta da Villa Arconati di 'camera sud').
Giovanni è diventato meraviglioso, da quando suonava con jovanotti, è cresciuto moltissimo come artista. Capelli alla keith jarret e quelle mani...quelle mani meravigliose che riescono a creare qualcosa di straordinario.
così ipnotizzata e legata a quel seggiolino numero 48 (maledizione ai numeri!) ho lasciato che le sue bellissime mani mi accarezzassero l'anima.

Questo è il mio modo di stare sola...il mio metodo per guardarmi dentro...e anche se era meglio non guardare dentro, per non vedere la realtà...Dio :o) quella musica è stata meravigliosa....

sabato, luglio 16, 2005

 
Listening: Pearl Jam

Sarà che mi sto facendo coccolare dalla voce dei Pearl Jam o che è tutto il giorno che sogno la voce rassicurante del cantante dei Modena City Rambled, oppure è il pensiero che anche Murakami la vede come me, che non sono l'unica persona che si fa problemi, che ne ha e che ne avrà ancora....ma, forse è arrivato il momento di dire a me stessa la verità.

Così, mentre vomitavo tra quelle pagine tutta la mia paura, mentre subivo il Tuo silenzio e mentre sì, piangevo delle lacrime che non ho...mentre vedo i Tuo dubbi nelle pagine di quella Tokyo così lontana, mentre scrivo delle mail un po' troppo lunghe ad Irene (!!), mentre capisco che sono l'unica a non aver trovato un compagno di viaggio e mentre sogno di prendere e partire per qualche giorno (cosa che rimarrà solo un sogno...) realizzo che sì, la mia solitudine alla fine me la sono sempre cercata e dentro ho tanti buchi. Tanti.
E avrei voglia davvero di poter riempire tutti questi buchi ma a quanto apre non è ancora il mio momento.
Allora, cosa faccio? come si fa in questi casi?

Io decido di fare la doccia, di togliermi un po di dosso questi pensieri di Te...e forse di rispettare questo silenzio che mi hai gettato addosso. Decido di dire a me stessa che una ragione ci deve essere, spero solo che sia una ragione ragionata e razionale.

E sai cosa Ti dico?
Che anche io sono incasinata, che ho troppo silenzio dentro, troppo vuoto. Che sono una sognatrice come mai ne troverai, che ho troppe parole tra le mani, troppe lettere che devo iniziare a scrivere, troppi desideri, troppa voglia di viaggiare. Io sono così, e non ci posso fare nulla.
Quando trovo qualcuno con cui mi trovo bene, ci sono e basta. Sempre e solo.
E puoi essere di là dalla manica, puoi essere incasinato, dubbioso o con una tendenza a voler vivre con un piede in due scarpe....ma se sento una musica simile alla mia, io ci sono comunque. E fino a quando non mi faccio del male, reale, ci sono.

Per cui, ora faccio la doccia. Lascio che i Pearl Jam mi cullino fino a quando la mamma non torna dal lavoro per poi partire verso il suo lungo week end con il fidanzato, lascio che questo mio fine settimana sia accaldato, perchè sono una fata della pioggia ma ancora non so bene usare i miei poteri, domani mi concedo la puntata di "camera sud" live da villa arconati. E sì, sopporterò il Tuo silenzio. In attesa di capire se ci sono solo io o se sono in compagnia.

E' tutto?
...no, non è mai tutto per me, ma forse per il momento basta.
forse


I'm mine...i think to know that...


*19.46 ho finito di leggere Tokyo Blues. e finire un libro da sempre una sensazione meravigliosa*

 


E' tutto ieri che ci penso. Le scale scendono.
Sì, le scale scendono.

mercoledì, luglio 13, 2005

 
...come dicevi "tremolio soffuso"?
sì, tremolio soffuso.....

Il test d'ingresso al DAMS per l'a.a. 2005/06 si terrà il 9 settembre 2005, con inizio alle ore 10.00

 
mi gira la testa.
sì, ora abbasso gli occhi e tengo dentro tutto. per un poco. il tempo di far respirare il mondo. è sbagliato lo so, mi ero ripromessa di chiedere tutto ora. ma non ci risco. sabato e domenica prossimi ancora sola in casa.
maura prendi un bel respiro e trattieni tutto. non è ancora il tuo turno.
ma se il mondo vuole, sa dove trovarmi cazzo. sì, lo sa.
spero.

...perchè lo so che nessuno capisce queste parole.
volevo mettere un po' d'ordine in tutto quest, ma non ne sono capace forse.
sapete perchè cerco sempre di mettere chiarezza con tutti? perchè vorrei sapere quale è il mio ruolo con ogniuno di voi?

perchè questa famiglia è uno schifo, perchè mio padre l'unico giorno in cui mi vede arriva a mangiare alle 14.35 e sa solo dire "...sono uscito tardi da casa questa mattina e tutto si ritarda..." e non si degna neanche di guardarmi in faccia mentre lo dice, perchè abbiamo passato tutto il tempo in silenzio, perchè non ha aperto bocca e ha solo avuto da brontolare perchè la nonna aveva preparato la carne fatta in un certo modo, perchè alle 16.56 si è alzato "...io vado a dormire..." mi ha dato uno schifoso ed insulso bacio sulla guancia ed è andato via.

Per questo vorrei riuscire a sapere da tutti, se sono trasparente o no. Vorrei sapere se SONO o no...e la cosa che piu non sopporto
è essere
ignorata.


*** fanculo ***

martedì, luglio 12, 2005

 
- ...e se mi stessi lentamente sciogliendo? se stessi lentamento diventando trasparente, davvero?

- penso che inizieresti a scappare...ad allontanarti, fast and slow

lunedì, luglio 11, 2005

 
gli occhi si riempono di acqua.
ma è solo acqua salta, niente di più. non scende, no. è lì, e tiene compagnia.
no, la maura non piange e gealach scrive. non ho tempo per piangere, ho dentro troppo per piangere.

tutte le volte mi dico che non è possibile, ti leggo e ogni volta è come se lo facessi per la prima volta. le tue parole sono sempre fresche, è sempre una rugiada che mi entra dentro, tutte le volte.
come fai? come?
perchè quando ti leggo, ci sono io dentro quelle parole...sì, la tua bella è lì. ma io quelle parole posso prenderle, e so che sei tu ad averle create ma io posso prenderle, e dietro io ci vedo il mio folletto.
sono una ladra lo so, lo sai.

ma come? come fai?
come fai a pensare quello che ho dentro io.
come fai a scrivere con le stesse parole quello che io ho scritto sul muro, nuovo, di camera mia?
come fai a desiderare un bacio, proprio come lo desidero io?
come fai a sognare le carezze che anche io sto aspettando?
come fai ad avere paura, proprio come l'ho io?
come? dimmi come?

rimarrai per sempre (sì, il tuo forever) il mio scrittore preferito.

domenica, luglio 10, 2005

 
"piove..."

questa mattina il vento leggero cullava il silenzio della domenica mattina. Avvolta nel grande telo bianco e con la pelle fresca di una doccia appena alzata, sono stata un'ora abbracciata dalla poltrona. è una cosa che amo da sempre, restare umida sotto l'effetto di un dolce vento freddo.

questa casa vuota, è sempre più bella. poter decidere di non mangiare, di girare a piedi nudi solo quando voglio, di girare i cuscini come voglio io, di aprire tutte le finestre contemporaneamente e far muovere tutti i campanelli sparsi per la casa.
la mia luna ciondolava lenta al centro della stanza, mentre realizzavo che da quel letto Tu non ti sei mai alzato.
ho spostato gli occhi verso la finestra di una camera che non è la mia, dove ho dormito in una notte silenziosa e fresca. i voli degli uccelli sopra un tappeto azzurro e bianco alleggerivano l'animo.

Poi arriva simone che mi saluta a modo suo, con quella musica così dolce delle sue parole e con quell'eleganza che solo lui ha.
piove e mi pensa.


il tocco
del velluto,
la carezza di
un sogno.

la mano di
un mago,
lontano.



[Kill Bill vol.1 soundtracks]

Baby you understand me now
If sometimes you see I'm mad
Doncha know that no one alive can always be an angel?
When everything goes wrong you see some bad

Well I'm just a soul whose intentions are good
Oh Lord, please don't let me be misunderstood

Ya know sometimes baby I'm so carefree
with a joy that's hard to hide
Then sometimes it seems again that all I have is worry
And then you burn to see my other side

But I'm just a soul whose intentions are good
Oh Lord, please don't let me be misunderstood

If I seem edgy
I want you to know
I never meant to take it out on you
Life has its problems
and I get more than my share
but that's me one thing I never mean to do

Cos I love you
Oh baby
I'm just human
Don't you know I have faults like anyone?

Sometimes I find myself alone regretting
some little fooling thing
some simple thing that I've done

I'm just a soul whose intentions are good
Oh Lord, please don't let me be misunderstood

I try so hard
So don't let me be misunderstood

sabato, luglio 09, 2005

 
Sveglia alle 06.15...dopo aver fatto un sogno ridicolissimo che dovrò raccontare bene a Max e analizzare per capirne il significato (Ermanno che fa una verifica di matematica, io seduta tra max e elio °_° che copio da max per far copiare elio, dato che a me non interessava scrivere nulla...max che sparisce per ritornare con un cuore luminoso tra le mani che nasconde in un angolo della classe, una ragazza vestita da elfo che arriva reclamando il cuore, e piangendo avvisa max che se non lo restituisce lei è costretta a chiedere al suo padrone perdono con conseguenze dolorose per tutti....Ermanno che incavolato, spegne e chiude tutta la classe e ci minaccia dicendo che se non smettiamo da fare casino fa scoppiare un atomo di uno strano elemento e moriremo tutti; ci mostra in un video lo scoppio di questo atomo che produce una bellissima corolla di luce luminosa, la maura si volta verso elio e "...cavoli, solo per vedere quella meraviglia, morirei...", matteo che mi scrive un sms dicendomi che nel bagno delle ragazze della nostra scuola ci sono vetri rotti e sangue ovunque...la boatti che viene a chiamarmi per dirmi di portare un libro nella classe in cui un ragazzo ha avuto un overdose...)


Guidare sotto una mattina di pioggia a milano è sempre piuttosto rilassante...tranne quando in macchina con te c'è quello gnomo di mio fratello :o) che alle 07.25 già è pronto a rompere con le sue paranoie, a raccontarti morte e miracoli di tutte le macchine e moto nei paraggi...se poi in macchina si ha anche altra gente che sta al discorso...il viaggio si fa parecchio interessante...
...ho rischiato un frontale al ritorno solo perchè pensavo ancora a quel saluto dolcissimo e poi è solo il silenzio di un "oh. grazie" che compare sullo schermo del cellulare....

giovedì, luglio 07, 2005

 
Londra è su tutti i canali...e per la prima volta, ne sono dispiaciuta.

Piove, tanto. Ed è bellissimo...la musica della pioggia è l'unica melodia che al momento voglio sentire.
Mattinata in Centrale ad aspettare mio fratello che tornava dal mare per l'esame del patentino, soliti 20 minuti di ritardo. E mentre aspettavo il piccolo gnomo di casa, fantasticavo su tutti quei viaggiatori di corsa e sognavo di prendere quel treno per Barcellona che aveva 7 (sette) ore di ritardo....:o)

Ed è così, che seduta in un angolo della grande stazione ho preso una decisione: ok...sono sola, l'unica pazza che forse accetterebbe di venire con me è la valentina....e sì, sicuramente se glielo chiedessi lei accetterebbe subito....amen, anche se sono sola ho troppa voglia di avere uno zaino pesante sulle spalle...ho troppa voglia di sudare per colpa dello schienale del nuovo zaino di cui non sono abituata...ho troppa voglia di litigare con le tasche nascoste dello zaino...troppa voglia di avere le vesciche sui piedi per le lunghe camminate....
sarò pazza e forse anche un poco troppo fiduziosa nel mondo, ma cosa ci posso fare se nessuno mi segue?....così, progetto in silenzio una settimana divisa tra italia e francia....oppure tra italia e....sì, sognare non mi fa mai male...

Così mentre Simo (che un po mi manca) si taglia le dita facendo plastici che non vedo l'ora di vedere....mia mamma mi ha allargato la stanza...ma qualcosa non mi convince...qualcosa non mi convice...

Ora, la luce del sole filtra dalla finestra...


Do you ever feel like breaking down?
Do you ever feel out of place?
Like somehow you just don't belong and no one understands you
Do you ever wanna run away?
Do you lock yourself in your room with the radio on turned up so loud so that no one hears you screaming

no you don't know what its like when nothing feels alright
no you don't know what its like to be like me to be hurt to
to feel lost to be left out in the dark
to be kicked when you're down
you feel like you've been pushed around to be
on the edge of breaking down and no one's there
to save you no you don't know what its like
welcome to my life

are you sick of feeling so left out?
are you desperate to find something more before your life is over?
Are you stuck inside a world you hate?
Are you sick of everyone around? with the big fake smiles and stupid lies
While deep inside your bleeding

no one ever lied straight to your face
and no one ever stabbed you in the back
You might think I'm happy but I'm not gonna be ok
everybody always gave you what you wanted
never had to work it was always there

you don't know what its like, what its like
to be hurt to feel lost to be left out in the dark
to be kicked when your down you feel like you've been pushed around
to be on the edge of breaking down and no one's there to save you
no you don't know what its like

welcome to my life welcome to my life

 
Londra è in subbuglio....ma Irene e Chicca stanno bene :o) e non puo che tranquillizarmi!

Il mondo davvero si sta rivoltando....
God bless London

mercoledì, luglio 06, 2005

 
Questa mattina vi ho svegliato lo so....e come immaginavo ha risposto max :o)
Ma la maura è una testona dovresti saperlo.
E' andata e l'importante è questo...sì, andata anche questa.

Ho passato tutta la mattina con la piccola margerita, povera...è stato un colpo, come immaginavo! e so cosa significa, lo sa la maura che ha perso un anno...

Ho parlato con il prof per telefono "...eh, sono il tuo ex prof di disegno...ti volevo sentire un po'..." mitico :o) come sempre.
Ho scritto una mail alla prof...ora che posso permettermi di scriverle solo per salutarla...

Ora? ora? ora bisogna decidere cosa combinare nella vita...decidere se scappare in quel di Torino o in quel di Bologna, decidere se provare in Cattolica o cosa...vedremo, vedremo...

martedì, luglio 05, 2005

 
Ha pioviuto. Non tanto ma abbastanza.
E anche se questa pioggia significa che domani sulle dolomiti, la mamma non mi accompagna...bhe, mi sono goduta la pioggia lo stesso.

"...maura, ci andiamo per un concerto...com'è che dici tu? ah, sì...-forse non doveva semplicemente essere-..."

Sì, forse hai ragione. Forse la pioggia è il segno che a sentire Baricco non ci dovevo andare, che le dolomiti di mercoledì non si devono vedere...e sarà per il concerto, magari quello delle 06.00 del mattino...così vedo anche sorgere il sole...e magari poi, ci facciamo venire qualcun'altro con noi...sì, forse sì...

Così, ha piovuto.
E il mio libretto è rimasto sul terrazzino tutta notte...e chissà che magari l'ultima pagina non l'abbia letta anche la pioggia...

04.07.2005
Piove.
...forse desidero essere così tanto una goccia di rugiada perchè sono stata una fata dell'acqua, o magari senza saperlo una fata della pioggia.
E anche se ho dentro tante cose ora, tante domande, tanti desideri e tanta confusione...la pioggia mi strappa un sorriso e mi fa respirare, dopo tanto affanno.

I WANT TO KNOW, HAVE YOU EVER SEEN THE RAIN?

Io sono la pioggia,
vellutata mano di
un cielo invisibile.
Io sono la pioggia
del mattino, che
accompagna il sole
alto sopra le vostre
teste.
io sono la pioggia
della sera
che addolcisce il
vostro sonno.

Sono la pioggia
delle fate,
che non sanno
ancora.

io sono la pioggia
assordante
che regola
il silenzio

lunedì, luglio 04, 2005

 
Pensavo di aver superato alcune "fobie" e invece nulla...
Sabato sera ho dovuto correre a casa. Non ce la facevo, non non riuscivo...e i motivi erano due. Uno, uno...l'altro, pensavo di aver imparato a stare in mezzo alla gente, invece nulla. Non ho ancora imparato a vivere in mezzo ad una piazza.

Così, dopo aver mandato a fanculo la vita e il suo gioco truce ho semplicemente pianto. Tutta notte, con le lacrime che mi tenevano compagnia in questo castello vuoto. E non ho sentito il caldo, non ho sentito il silenzio solitario di una casa vuota. Ho solo aspettato qualcosa che non è mai arrivato, ho solo pensato che ancora una volta la maledizione sembra non volermi lasciare....e ho pensato a troppe cose, forse.
Domenica mattina, mentre cercavo di trova qualcosa a cui pensare che non fosse dolorosa, invano...ho scaricato la canzone de Creedence..."maura, ti sei persa la canzone...ti sei persa have you evere seen the rain..." e non ho fatto altro che ascoltarla tutto il giorno, piangendo ogni volta che quella domanda si ripeteva, continuamente....

I want to know, have you ever seen the rain?
I want to know, have you ever seen the rain
going down on a sunny day?


...e mi è tornato in mente Ale, quando ha messo questa domanda accanto al mio link...ho pensato a tutte le volte in cui parlavi di me, senza sapere che io adoravo questa canzone, senza sapere che i creedence mi hanno tenuto compagnia tante volte, senza sapere che io adoro la pioggia...sì, senza sapere che la pioggia io la adoro...

E ho pianto...piu con l'anima e con il cuore che con gli occhi...perchè dopo un po le lacrime non mi escono piu :)
E non ci contavo piu sul suo silenzio sfiorato...invece, no, non è cambiato nulla...o così cerco di ripetermi, dentro, sussurrandolo.

Ho preso il mio libretto....parla normale...se no, non capisco...ma io non ne sono capace forse; forse non riesco a parlare normale...


03.07.2005
Potrei sparire se solo volessi...o così cerco di illudermi.
Potrei aprire queste ali leggere e potrei abbandonare questo mondo, con l'eleganza di una ballerina e con la purezza di una goccia di rugiada mattutina. Con la semplicità della verità, potrei tagliare i ponti con il mondo e potrei decidere di chiudere gli occhi in un dolce sonno di sogno.

Potrei decidere di fumare l'oppio giusto e di volare, finalmente, via da tutta questa cattiveria, dall'indifferenza del mondo, dalla cattiveria degli amici e dalle parole degli amanti.

Ma rimango qui...e quello che tu hai sfiorato e che ho dentro...non puoi immaginare quanto è dolce...non puoi sapere quanta magia è chiusa in queste mani e non puoi neanche sognare quanto sono profondi i miei occhi nel momento giusto...


I want to know, have you ever seen the rain?
Shining down like water...

domenica, luglio 03, 2005

 
Someone told me long ago There's a calm before the storm,
I know; It's been coming for some time.
When it's over, so they say, It'll rain a sunny day,
I know; Shining down like water.

I want to know, Have you ever seen the rain?
I want to know, Have you ever seen the rain
Coming down on a sunny day?

Yesterday, and days before, Sun is cold and rain is hard,
I know; Been that way for all my time.
'Til forever, on it goes Through the circle, fast and slow,
I know; It can't stop, I wonder.

I want to know, Have you ever seen the rain?
I want to know, Have you ever seen the rain
Coming down on a sunny day?


[*have you evere seen the rain - creedence clearwater revival*]

sabato, luglio 02, 2005

 
TO REMEMBER:live8


Queste vie hanno tantissimi suoni e per un momento, per un solo istante ho sentito quelle voci e quei rumori come se potessi solo ascoltare quello...
...per un istante ho perso la mia vita. Per un secondo ho provato a perdere tutto per poter solo vedere, per poter ascoltare senza vivere...

SENZA VIVERE

Questo cielo così blu mi ricorda la montagna, mi ricorda tutte quelle piccole cose che si dimenticano, quei ricordi alle volte ridicoli...e mi sono venute in mente tutte quelle cose che ti salgono alla memoria, solo quando alzi la testa, pesante di pensieri, verso qualcosa che sta sopra...e lo trovi sorridente.
Come fai a sorridere così, dimmi...come ?!

Ed è così che vorrei essere,
in una forma di non-essere
imprecisa, inraggiungibile.
Senza vita ma vitale,
come una goccia
sospesa a mezz'aria,
senza gravità.
Senza caldo che mi
prosciughi e
senza sole che mi
possa attraversare.

Così vicino al cielo da
poter sentire i suoi
sussurri...quelli che nessuno
ascolta,
così vicino alla terra da
poter sperare nel
sorriso di qualcuno.

Perchè alla fine, il peso di ogni sorriso, di ogni lacrima, di ogni amore e di ogni odio...di ogni amicizia, di ogni addio, si supera. Sì, si supera ma è nell'istante che ti uccide.
Ed è solo silenzio buio quando arriva e ti trapassa, lasciandoti viva in una landa desolata.

Ma se fossi solo una
goccia, potrei rimanere
lì, in una dolce
attesa
di un nulla
solo mio.
Sarei una virgola
nel silenzio che
nessuno
nota.
Sarei solo pioggia,
che cade dal cielo,
sarei solo vita non
vissuta...

Il vento accarezza le pagine come se volesse mettere il suo sigillo universale...o forse cerca di cancellare, questi
inutili segni silenziosi

venerdì, luglio 01, 2005

 
Mentre l'aria fuori gioca con il mondo
reale,
capisco che non sono
nessuno
per poter alzare la mano.
Sono solo il riflesso di un raggio di
luna,
che non sa ancora dove guardare,
che non sa ancora qual'è il suo posto...

Mentre quelle due figure svoltavano l'angolo insieme...io ero lì
a guardare...
*lì, solo per guardare*

I grilli non suonano più come una volta, e non sai quanto mi manca...

sento
leggere carezze
sull'anima

Vedo
colori riflessi
nell'acqua

Ascolto
solo, il fruscio
dei fogli e il cadere della pioggia

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