domenica, aprile 30, 2006

 
chi ha presente la mia taverna puo immaginare la scena...ma chi non l'avesse mai vista, bhe, vi potete comunqe fare un'idea.
una taverna è generalmente bassa...io sono alta qualcosa come (ohoho) 1.65 penso, e se alzo le braccia tocco il soffitto senza nessuna difficolta tanto che il soffitto vicino al camino ha delle decorazioni molto carine che mamma odia :) le nostre mani impresse nel soffitto grigio di fumo :o)

bhe, ieri sera la mia taverna ospitava "40" persone che per me erano almeno il doppio...e in piu, tutta la squadra di belgrado che significa 12 ragazzi di 16-17 anni alti dal metro e 80 (il poiu piccolo, il boss) e i due metri e 16 ( di Igor "nuttella"). ed era davvero divertente. perchè il povero Igor ci stava a pelo giu in taverna.
insomma c'era un sacco di gente in casa mia....un sacco...davvero davvero tanta. e molte persone neanche so chi sono. ho parlato un po' con un ragazzo che solo dopo ho scoperto essere colui che ospita Stephan (numero 7) e ho scherzato con Dejan. che è tanto tanto bello :)


oggi All Star Game..

sabato, aprile 29, 2006

 
e belgrado vince anche contro il varese....

"today we must win" così ha detto nikola della partita di oggi.
e io ho un po di mal di gola, per essere stata in curva ieri durante la loro partita....
e ovviamente altre foto scattate dato che ieri ho visto qlc come quattro partite di basket. ripeto quattro in un solo pomeriggio, una dietro l'altra. e sono tornata alla 1 e 45 dopo aver visto la selezione dell'ohio contro una squadra dell'ucraina.

e oggi pomeriggio semi finali.

vedremo vedremo....

venerdì, aprile 28, 2006

 

ho la bocca che sa di inglese.
ed è bello.
molto anche.
e Irene probabilmente si arrabbierebbe :) dato che a Londra ho dato prova del mio silenzio! ma quì...bho...entrambe le parti parlano inglese, così...senza saperlo.
e anche se ormai sono la traduttrice del gruppo...rimango cmq una poraccia con una conoscenza base dell'inglese, che però lo adora e non ha paura di sbagliare i verbi!

e questa sera avevo un biglietto per lo spettacolo della scala...il saggio dei ragazzi dell'accademia...e lo perdo. perchè hanno bisogno di macchine, per portare i ragazzi alla partita...perchè la muara perde balletti quando è innamorata o quando è presa da qualcosa...e anche quando non sta per niente bene...nelle fasi felici o in cui sto bene non mi perdo mai nulla :)
ma questa settimana....è diverso...è un'esperienza bellissima.
milioni di risate quando i ragazzi dal campo, si voltano e urlano "pelato di merda". ovviamente la prima frase imparata in italiano contine una parolaccia e un insulto.
e io in serbia non ci sono mai stata, ma questi ragazzi ci stanno dimostrando che deve essere una terra di gente meravigliosa.

...e sì, sono un'amante del bello....ci stanno anche mostrando che su 12 serbi, 11 sono da togliere il fiato per la loro bellezza :)

ps. dimenticavo....belgrado vince contro la selezione quebec con un distacco di 20 punti

giovedì, aprile 27, 2006

 
rido con nikola quando è molto tardi e non mi ricordo come si dice "colazione" in inglese. e lui mi guarda e sorride...."it's my fault...".
e lo lascio al pc, mentre scrive una mail alla sua mamma. per salutarla.
facciamo colazione insieme e mangiamo corn flakes. con i frutti rossi io e lui naturali.
e ieri sera nascondeva una bottiglie i coca-cola sotto il tavolo. alla cena tutti insieme.
per nasconderla al loro dottore. che ordina acqua senza bolle per tutti e tre the, sì, tre the caldi per i ragazzi che "hanno dolori alla gola".
e forse sono gli stesse tre che hanno tirato bombe da tre punti tutto il tempo.
perchè, già...belgrado vince 135 contro i 35 punti dell'osal.
100 di differenza. incredibile.
la miglior partita che abbia mai visto :) per ora...dato che se riesco questa sera li vedo giocare contro la selezione del quebec. e non so se rendo l'idea...


mi mancano le tue tracce.
e le vedo sulle finestre di altri.
e da qui non passi da un po'.
ma è giusto così....senza dolore.
senza rumore.
senza urla.
tutto naturale.

mercoledì, aprile 26, 2006

 
succede no?
è successo. ancora.

come se a fasi alterne qualcuno arrivi nella mia vita,tra le pagine di quello che era stato scritto per me e si appropi di qualcosa.
qualche pezzo di me, che io avevo lasciato li...di alto, per un "dopo", viene portato via.
qualcuno vive quello che io aspettavo di vivere.
e la cosa che mi fa lacrimare, un po per gelosia, un po per il furto e un po per la rabbia....è che ho disegnato io quella parte.
quella pagina che ora si sta portando via questo alito di vento, bhe....ci ho perso io del tempo sopra. io ho passato delle notte sveglia per scrivere quella pagina.

ma forse è tutto parte del piano.
tutti pezzi di quel libro.
forse.....o forse no.



...è di getto.
è che sono nervosa oggi. perchè arriva nikola. già. e chissa come sara questa settimana.
è che se non parla inglese, mi sentirò a disagio.
è che avrevi bisogno di parlare ma non ci riesco o non ne ho l'occasione.
è che.....che sono la maura.
che sono stanca di trascinare gente, che per una votla vorrei togliermi di dosso tutto questo e avere io qlc a cui guardare.
anche se l'ho in realtà. e non importa se si trova lontano, al di la di una lingua di oceano.

domenica, aprile 23, 2006

 
"watch to me, baby"

non so cosa c'è oggi.
non so neanche che tipo di giorno è oggi.

ma c'è una torta alle arachidi sulla finestra, c'è la cucina pulita, la lavatrice caricata e l'ipod pieno zeppo di musica, compresi i belle & sebastian.
oggi io non ci sono.
e alle volte mi vergogno della mia famiglia. anzi, cerco di pensarci il meno possibile ormai. alla mamma che ha un nuovo fidanzato, a papa che non si capisce cosa diavolo stia combinando, alla nonna, quella "cattiva" che pensa che io abbia <> di lei.

ma quando mamma non è a casa, io sto meglio. anche se le voglio un bene del mondo.
è che forse ora sono cambiata. cazzo, sto diventando una zitella, almeno così dicono.
ma sta di fatto che la casa funziona meglio, il giardino brilla di piu.
e io mi dimentico di me. che forse è la cosa migliore.
ascolto i red hot chilly peppers.
dormo sull'erba, sotto il sole.
mi fotografo il fianco. ed è un buon segno, sai?

oggi lo guardavo giocare.
l'ho visto tirare da tre e sbagliare.
l'ho visto piangere sotto il casco.
ho avuto le lacrime agli occhi vedendolo seduto in panchina.
gli ho voluto bene come da tempo non gli volevo.
anche se si è dimenticato di ordinare la pizza per me :)

sabato, aprile 22, 2006

 
esattamente cosa faccio in questo istante non lo so.
ma mi piace la camicia che indosso, il suo colore.
mi sento bene con la moneta norvegese al collo.
e anche se mento alla tipa che mi chiama per un sondaggio, non importa.
so che se le mie ali stanno chiuse a chiave oggi, domani riuscirò ad aprirle. in un modo o nell'altro.

funziona cosi, no?

dimmi qualcosa

venerdì, aprile 21, 2006

 

taci e ascolta il silenzio. quello denso. ascolta la voce di questa lettera.
ascolta la musica che queste parole non riescono a trascrivere in segni.


così, mercoledì prossimo avremo un ospite.
un giocatore di pallacanestro.
è serbo, gioca nella fmp belgrado. e sì, saranno qui (anzi gia sono qui) per una serie di tornei internazionali.
bene. bene. il giovin serbo sarà a casa mia per una settimana.
vedrò partite di basket a tutto andare e cercherò di comunicare con un ragazzo serbo, alto 2 metri di 17 anni che a quanto pare non parla tanto bene l'inglese.
vedremo. vedremo.

nel frattempo qui si costruisce una grande tenda in giardino. preparativi di mio fratello per le vacanze con gli amici.
e io fotografo, ovvio no?
ma questa volta sono stati loro a richiedere la mia presenza.
inizio ad essere ingaggiata come fotografa, niente male :)

già...poi oggi ho ricevuto dei ringraziamenti.

ah, dimenticavo : LOST
sta diventando un problema. un problema buona. cioè, la solita cosa che succede con i telefilm che mi piacciono. e devo dire che la seconda serie è ancora meglio. ancora meglio. in originale poi :)
bello. bello. bello.

martedì, aprile 18, 2006

 

e non vorrei voltarmi indietro.
perchè ho la sensazione che sei
solo passato, tu.
per scelta o per "destino".

dì solo una parola e la mia penna
correra, ancora e ancora.
per sempre.

 

ho passato il pomeriggio sdraiata al sole.
sullìerba appena tagliata e nuova di primavera in giardino.
la pelle sotto l'unico sole che so prende.
e devo essermi addormentata. proprio dopo la dose giornaliera di Owen Meany e mentre l'ipod mi regalava Giovanni Allevi.
devo aver chiuso gli occhi, proprio sulle note di come sei veramente. perchè quel brano mi fa sempre sognare.
e mi sono addormetata dopo essere stata un po' di tempo con gli occhi verso il cielo.
quello azzurro e tondo di questo pomeriggio.
occhi al cielo in silenzio.
con il corpo scaldato da queste giornate strane. adorabili.

e macchina fotografica. ovviamente.

e sì, le mie foto sono solitarie.
sono mie. e se c'è qualcuno è mio fratello, o amici di mio fratello.
le mie foto sono specchio di me.
sola.
ed è così tenera come cosa. che riesca solo a fotografare e vivere quello che sono.

forse è la stanchezza. forse sono le solite parole. forse sono i soliti pensieri.
ma sto bene sai?

lunedì, aprile 17, 2006

 
adoro le cartoline in bianco e nero.
perchè adoro le fotografie. in bianco e nero, poi.
oggi ho comprato una cartolina. davanti ai negozi che vendono stampe e cartoline non so resistere.
ho preso una sola cartolina, oggi è andata così.
non ho neanche letto di chi fosse la foto. era così bella.
una scala a chiocciola. e solo ora, dopo quasi dodici ore leggo l'autore.
Lindbergh. ovvio.
senza volerlo.
bella.
proprio bella.

arrivo a casa e mi chiudo in bagno. senza motivo. per leggere tranquilla di Owen Meany. per fare la doccia e scoprire che ho preso il sole, al mare. a guardare l'acqua. a bagnarmi i piedi mentre tutti dall'alto mi osservavano stupiti chiedendomi se l'acqua era calda o fredda.
e l'acqua era così bella. nè calda nè fredda.
bella. blu. verde. bella.

niente pioggia. le previsioni si sbagliavano.
la pioggia era quì, e l'ho vista.
ho visto le sue tracce sulle strade, appena tornata.
la pioggia mi ha preceduto di qualche ora.

io guardo le puntate di Lost, della seconda serie.
io leggo il libro che mi ha regalato irene chiusa in bagno.
io ti scrivo dieci sms, e appendo il finto poster di angel-a in camera.

giovedì, aprile 13, 2006

 
La mia ragazza si crede un fuscello una piuma
Ma fa paura quant’è dura e forte
Ha una cintura nera con le borchie
E non mi chiede la fede un castello o la luna
Lei balla tutta notte poi la mattina morde
Si mette i miei boxer e offre
Cene precotte bibite bollenti bottiglie a cui toglie
Tappi con i denti non m’inganna mai
Non va a nanna mai mangia panna spray

RIT. La mia ragazza è strana
Non dice che mi ama
Ma beve birra e fuma
Ha un tatoo sulla schiena
La mia ragazza mena

La mia ragazza se piange non è mai per ricatto
Non cucina in cucina mi cucina nel letto
E si mette la notte gli occhiali da sole
E si mette a gridare contro il telegiornale
Il rock la sveglia con le boy-band sbadiglia
Ama il punk da skate la drum’n bass
Ma è il rap che la ripiglia
E scatta quando vedi che si arrabbia
Ti scappa quella donna sembra acqua ma è grappa
È un litro di nitro con la miccia corta
La faccina pulita e la fedina penale sporca

(RIT.)

Una mia ex mi chiamava le ha incendiato la casa
Ci ho fatto la lotta ho una costola rotta
Thai-box karate judo
Colpi al fusto manate a viso nudo
Ma a lei le faccio sesso quando non mi rado e sudo
E sono cotto cotto perché a lei piaccio crudo
Quando la guardo tutto ha più senso
Il mondo sembra meno cattivo
È benzina sul fuoco
È perfetta davvero… anche se ho un occhio nero
Scusate..

ho avuto la geniale idea di fare un giro per bergamo, e siamo rimasti in coda qualcosa come 2 ore e 40 minuti.
fermi. in coda. a sorridere al ragazzo con i capelli rossi su una mini cooper blu. e a prendere per il culo il tipo con la ferrari.
anche lui in coda.
anche lui, come noi.

2 ore e 40 minuti di fila.
che per la maura vogliono dire 250 foto, 3 sms a tr3nity e la ripetizione a catena di questa canzone, l'unico brano ascoltabile tra i cd presenti in macchina.

martedì, aprile 11, 2006

 

è pioggia d'aprile questa.
ogni stagione, periodo dell'anno ha la sua pioggia. come ha la sua luce o i suoi profumi.

e oggi piove aprile, è pioggia d'aprile questa.
non è pioggia leggera e trasparente. è pioggia umida e pesante. è il cielo che cade questo. fisicamente.
è pioggia calda che non fa respirare.

è piu simile a quella estiva.
pesante e grigia.
non è leggera e fresca
come quella invernale.


la pioggia di oggi è pioggia d'aprile.
il cielo oggi carezza l'aria e il viso di chi non apre l'ombrello.
bacia il mio di viso.
rende visibili le mie ali,
in contro luce.


è pioggia d'aprile oggi.

domenica, aprile 09, 2006

 

se le situazioni davvero non ci piacciono, possiamo aprire le ali e volare via.

la prima cosa che ho pensato è stata "maledetti ricordi".
poi ci ho ripensato, come sempre.
sono troppo preziosi. troppo forti per essere maledetti.
e sono io che sbaglio. io che non so ancora come controllarli.
ma come dice irving, non siamo noi ad avere una testa, una memoria. è lei che possiede noi.


e quella notte non ho dormito davvero.
non potevo.
e me l'ha fatto tornare in mente un "vecchio" post della Lore.
e ho davvero imparato. perchè mi ricordo ogni millimetro di quel viso.
ricordo il caldo, sai? perchè era estate. è stata l'Estate.
ricordo il messaggio che mi hai mandato prima di arrivare. e la mattina, quando colazione l'ho fatta in silenzio seduta a terra. quando tu oramai eri già via.
ricordo la prima pagina dopo quel giorno, sulla moleskina nera.
la moleskina che non hai mai piu letto.

cazzo, scusa.


(e devi immaginare la canzone dei metallica qui....nothing else matters....che sfuma)

venerdì, aprile 07, 2006

 
alzo un poco la musica
e accendo tutte le candele della camera e provo ad immaginarmi la loro luce quando fuori è buio e il cielo nudo. solo stelle fisse rosse e blu. niente bianco finto.

tutti i vestiti che fino a qualche ora fa erano in una valigia tra un divano e un muro bianco,
sono lavati, stirati e ben piegati ai piedi del mio letto.
ma ancora non da chiudere, ordinatamente, nell'armadio.
e in tasca ancora porto 4 pence. due per ogni tasca dei jeans.


sono una "viaggiatrice" come dice la nonna, e mi abituo velocemente ai cambiamenti fisici, ma dentro alle volte ho bisogno di piu tempo.
specie quando torno a casa mia, quando devo tornare tra queste mura e vicino
ad alcuni visi.
mi servono candele e penna alle volte.

le volte migliori.
quelle in cui hai versato lacrime nascosta vicino al finestrino dell'aereo che decolla, mentre sotto si disegnavano campi verdi.
mentre sotto il tamigi ti guarda silenzioso.

mercoledì, aprile 05, 2006

 

di parole ancora non ne ho.
dentro vivo ancora divisa in due. e sì, è stata solo una settimana.
ma c'è stato tanto.
tanto davvero.

e mi spiaceva partire.
sì.

mentre i futuri capi dell'italia giocano a farsi frecciatine a vicenda,
mi lascio mangiare dal mio primo regalo di compleanno di quest'anno.


....un grande grazie ad Irene...grazie...grazie...

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