domenica, febbraio 29, 2004

 

non ci sono parole

Il cane sogna sul divano

Sono giorni che ho dentro parole e parole. Avrò scritto milioni di cose, tra post, pagine, cazzate e le solite noiose cose.
Ma tutto dentro di me. Nella mia testa. Nel profondo. Nel buio.
E sono giorni che prima di dormire, scrivo dentro, che al mattino quando la luce entra dalla finestra sopra il mio letto immagino un buon inizio...
Ho visto La Meglio Gioventu.
E le parole non servono. Io non so nulla di politica e non so nulla del '68, non so cosa dovrei pensare e non so cosa dire.
Ho pianto.
Penso che quelle piccole lacrime bastino, anche perchè io piango raramente davanti ad un film...
Io non sopporto il cinema italiano, silenzioso come solo lui sa essere.
Ma qst, qst è un Film.
Certe inquadrature ti rimangono dentro, e poi signori dura un secolo, ed è una vita.
Sì, è una vita
Se mai qlc mi chiederà da spiegare di cosa parla diro solo e sicuramente. Una Vita.

Ho rivisto la Norvegia, quella bella. Ho visto il nord, quello che non si dimentica.
Poi ho capito, che ogni piccola cosa ha delle conseguenze. Su Tutti. Tutti. Tutti. Che non posso permettermi di spostarmi di un millimetro che sto cambiando tutto. Tutto.
Ho capito che io devo prendere un treno questa estate. Che non me ne frega nulla di niente. Devo prendere un treno. Con uno zaino in spalla. Sara solo per quattrio giorni. Una settimana. Un mese. Una vita.
Sara solo uno zaino in spalla. Niente programmi.
Perchè sono stanca di tutto. Voglio tornare a passare le estati come quando c'era papà.
In Macchina verso il grande nord.
Germania.
Danimarca.
Svezia.
Norvegia.
Danimarca.
Olanda.
Germania.

Per tornare a casa, con la malinconia di tutte quelle strade tra gli alberi.
Per tornare rimpiangendo di non poter piu camminare a piedi nudi nella melma del mare che fa secca.
Per ricordare con le lacrime le notti a Karlstad, quando al mattino ti svegliavi e sentivi profumo di bosco, quando non trovavi le spugne perchè lo scoiattolo di turno l'ha rubata, quando si gelava mentre si lavavano i piatti con l'acqua che sa di ferro ed è ghiaccio, Quando incontravi i vichinghi sulle rive del lago mentre facevano yoga, quando passi il pomeriggio tra il bosco per raccogliere mirtilli e more.

Mi mancano le vacanze disorganizzate, quelle che non sapevi nulla del futuro ma eri certo che sarebbero andate bene lo stesso...
Mi manca la Norvegia, e mi manca la Svezia. Mi manca la settimana in auto per arrivarci, mi mancano le litigate per quale campeggio scegliere la sera, mi mancano i sorrisi biondi e gelati con le cialde calde.
Mi mancano i ponti futuristici che collegano le parti del mondo, mi mancano le spiagge alla Beach Boys, che ci sono solo in Danimarca.



Venerdì sera...
Manciate di perdizione
millimetri silenziosi
sogni stellati

Comments: Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?