domenica, luglio 04, 2004
Dio, quanto mi manca....
Come risentire, il freddo che faceva vibrare Parigi.
Il buio che colorava il parco ai suoi piedi, e la Torre.
Poi l'aria che tirava in cima, le luci di una Parigi che stava ai nostri piedi.
Ai miei piedi.
Li ho contati.
All'andata e al ritorno.
Li ho contati tutti, i gradini.
Uno per uno, mantenendo un tempo ben preciso.
Era come una cadenza, e poi alzavo gli occhi.
Quasi perdevo l'equilibrio, e poi giù, a testa bassa...
a contare, ancora e ancora.
...tutta quella fatica, qualche caduta anche,
per non ricordarmi neanche piu quanti gradini sono....
Come risentire, il freddo che faceva vibrare Parigi.
Il buio che colorava il parco ai suoi piedi, e la Torre.
Poi l'aria che tirava in cima, le luci di una Parigi che stava ai nostri piedi.
Ai miei piedi.
Li ho contati.
All'andata e al ritorno.
Li ho contati tutti, i gradini.
Uno per uno, mantenendo un tempo ben preciso.
Era come una cadenza, e poi alzavo gli occhi.
Quasi perdevo l'equilibrio, e poi giù, a testa bassa...
a contare, ancora e ancora.
...tutta quella fatica, qualche caduta anche,
per non ricordarmi neanche piu quanti gradini sono....