giovedì, ottobre 07, 2004

 
Frammenti vari, di parole e lacrime:

Ora il mondo sembra, ancora per una volta, cadermi addosso, tolgiermi il respiro.
finalmente.
Vado a cicli alterni, piccole pillole di infelicità,
e pastiglie di insoddisfazione.

Potrei benissimo sembrare una pellicola da stampa, di quelle di una volta.
Ogni volta è come se anche solo una foglia con il suo autunnale cadere, risucisse ad imprimere su di me, una foto.
calda e rovente.
Tutte queste foglie che cadono nel silenzio.
Qst silenzio inebriante che ricopre il mondo,
il silenzio impossibile e reale che sposa la vita ogni giorno.
E l'alito di morte che qst mese si porta dietro. Ogno volta è una pugnalata.

Fino a quando il sangue non cola, caldo, non mi sento a mio agio.
Ogni ciclo porta il suo dolore, ogni film ha la sua fine e goni giorno la sua notte.
Io, inutile fardello del mondo ho le miei pugnalate, per liberarmi del sangue in eccesso.
Un bisogno di regalarmi un sano dolore per godere di ogni atomo di vita.
Sempre e solo.

Mentre il mondo continua a nuotare, io continuo a soffocare, ad annegarmi volontariamente nel dolore.

Con la presunzione di un bambino,
mi sento sensibile e marchiata per l'eternità
a soffrire per ogni morto
e ogni lacrima che il mondo versa.




Comments: Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?