mercoledì, dicembre 08, 2004

 
Alle volte mi viene da chiedermi se le cose devono per forza andare male
alle volte, il periodo è davvero di quelli brutti.
Il pendolo dell'orologio incessante continua la sua corsa e come una spettatrice,
silente e solinga
rimango qui ad fissarlo, senza compiere un solo gesto.

La scuola, ulra i suoi diritti,
dovrei mettermi a fare milioni di cose, dalle nostre paerti sono stati tre giorni di festa.
E di conseguenza, tre giorni senza scuola, che avrei dovuto dedicare allo studio: filosofia e latino, in primis.
Non sono riuscita a fare nulla, non che la voglio mancasse, ma la concentrazione, ilo spirito di stare due ore fissa su quel libro. Non ho concluso quasi nulla: latino nn l'ho neanche aperto, e filosofia ho fatto un terzo di quanto avrei dovuto.
Così domani mi tocchera per forza studiare tutto Fichte e tutto Schelling, in un solo pomeriggio.

La testa, vaga altrove, non ho ancora ritrovato il libretto della mia macchina, e mi sono anche fatta rubare il portafoglio, così ora non ho piu nulla.
Patente, carta d'identita, codice fiscale, carta servizi...tutto, tutto e niente di quello che sono alla faccia dello stato.
Denuncia dei carabinieri, e tutto il resto....ottimo lavoro Maura!
Come se non bastasse, ho anche la capacita di alsciare la macchina con il cruscotto acceso, così conseguente scaricamento della batteria e perdita di tempo per andare dai nonni a recuperare i cavi.

E ora mi viene solo il nervoso a pensare che rivedro tutta quella gente, tutta quella classe e tutta quella scuola. E vorrei solo che le vacanze iniziassero, che la vita scorresse...senza di me.
Non volgio grammatiche, non voglio orari....

Cazzo, se inzio così ora, a maggio come staro? a maggio come staro?
Io devo, devo, devo, andare via....non lo merito lo so, al momento non merito nulla, davvero, ma ho un gran bisgno di dimenticare il mio nome, di non ricordare nulla di quello che sono.

Ho bisogno di una stanza, ho bisogno che mio padre tolga dalla falegnameria tutti i suoi torni, ho bisogno di far diventare quella stanza la mia camera, ho bisogno di una scrivania, di un letto, e di una luce sul comodino. Ho solo bisogno di tronare in me, di tornare ad avere quella voglia che avevo ieri...

E tu, tu, continui ad essere nei miei pensieri, come diavolo è possibile? non ho mai visto i tuoi occhi, non ho mai sentito il profumo della tua pelle...

...ottimo lavoro Maura!

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