sabato, gennaio 22, 2005

 
Mentre le cose dondolano e fanno rumore,
cerco di sdraiare il mio corpo su un lettino.

Svuoto la carne di tutto quello che non serve e cerco di capire se realmente dentro ho qualcosa.
Tutte queste parole, queste pagine bianche violentate con lettere incise a fuoco. Tutte queste fotografie scattate imprudentemente. Tutta la malinconia di questi occhi senza vita.
E il futuro...chiuso in queste viscere sanguinose.

Addormentato, il mio corpo lacrima.
Da dentro.
Trema e si agita in balia di sogni e incubi che non
scopriro mai.

Scopriro solo domani, cosa veraemnte sono in grado di fare.
I pensieri che si legano a questa testa e a questo cervello, nn possono aiutarmi.
Devo solo scegliere quale dito alzare, devo solo capire quale passo compiere.

E' l'equilibrio, che nn volgio perdere. Sono i tagli, nella pelle viva che non voglio riaprire.

Dio, non è difficile capire.

Il buio
che cade freddo
nel piccolo giardino
dalle alte mura.

Il respiro che
si fa sempre
piu raro.

La paura che
dilata
le pupille.

La pelle che
si fa rossa
di vergogna.

Il Tutto
proiettato
davanti agli occhi.
Il Nulla di quello che è. e il Niente di quello che so.



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