lunedì, marzo 21, 2005

 
Quello che più mi da sui nervi è quando vuoi e non puoi.
E sopratutto quando la colpa non è tua.

E' vergognoso e sembra fantascenza ma Milano e Cremona sono collegate da Trenitalia, ma solo fino ad un certo orario.
Supponiamo il caso che qualcuno voglia vedere Cremona, voglia andare ad uno spettacolo di qualsiasi genere a Cremona, e sia di Milano...beh, è un povero sfigato, questo personaggio immaginario.

Lo sfigato, potrebbe raggiungere Cremona da Milano, potrebbe vederesi il suo spettacolo ma non potrebbe tornare a Milano in serata.
L'ultimo treno è quello delle 21.35.

Se poi gli sfigati sono due, la faccenda diventa ancora più irritante.
Se lo spettacolo da vedersi diventa il "Alessandra Ferri & Friends" è ancora peggio.
Ma l'apice di questa crudeltà diventa se a questo spettacolo ballano la Marta (Romagna) e il Francy (Francesco Ventriglia) e se i due poveri sfigati della mia storia siamo io e Fabrizio.

La soluzione sarebbe la macchina, ma Cremona significa nebbia. E io significo patentata da ottobre, con coraggio e fegato, ma cmq, rimane il fatto che Cremona significa nebbia e che nei prossimi giorni le previsioni non augurano nulla di buono.

La mia partenza per Pompei è sempre più immininte, la mia voglia è sempre minore.
E questo colpo basso di trenitalia proprio non mi solleva il morale.
Sì, lo so...sono sempre scontenta.
Ero riuscita ad avere un minimo di equilibrio, un minimo di tranquillità in quello che ero, in quello che avevo e in quello che facevo.
E per l'ennesima volta cado nella trappola di Silvia: e così sono in partenza per Pompei.

Non so a che ora il treno parte, so solo il giorno. 24
Non so quando tornerò, se non il giorno. 31
Non so cosa faremo, solo che dovrò incontrare quei bifolchi che non parlano italiano e che hanno a scarso la terza media. Amici suoi.
Non ho voglia, e devo andare. Perchè come sempre non so dire. No.

E cremona è proprio un colpo basso.
Una cattiveria.
Una cattiveria.

Ma non mi lamento, so che c'è chi ha cosa piu gravi sulle spalle, so che c'è chi non va da nessuna parte e vorrebbe. E c'è chi come me, in questo periodo viaggia abbastanza.

Mia nonna oggi, mi ha guardato ed è uscita con una delle sue :"ti piace andare a te...eh..."
così, secca senza ironia, senza cattiveria. senza nulla.
è uscita così dal nulla, come una frase pre-stampata o una cartolina di avviso.

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