sabato, luglio 30, 2005
"...che proponi?"
preso il treno. proprio come ti avevo detto. milano. chiavari. genova. bologna. milano. caldo in qualsiasi caso. io e me in qualsiasi caso.
avrei voluto andare lontano da me. avrei voluto partire per allontanarmi da me.
perchè speravo di capire qualcosa se mi fossi allontanata da me.
ma non si puo'. no, allontanarsi da se stessi non si riesce. almeno, io no.
così prendo il treno con me stessa, la mia borsa viola e il mio zaino azzurro con la bandiera irlandese. incontro la gente dei treni. rido delle coppie che si chiudono negli scomparti. storto il naso per le giovani che vanno in giro a piedi nudi, proprio come ho fatto io. osservo i giovani che leggono anna karenina, come me. e aspetto. aspetto. aspetto.
la stazione.
quelle in cui arrivi e ti trovi sommersa di gente. e non fotografo nulla. no. questa volta no.
e scrivo, poco. poco perchè non riuscivo a trovare nulla che mi piacesse. allora strappavo fogli e cancellavo foto.
e allora, nulla. non tengo nessun ricordo di carta e nessuna foto.
tutto dentro.
alla maura.
e arrivo in un internet point di genova e ti scrivo una mail che non ti ho mandato.
e la salvo, così se cmabio idea posso mandartela.
poi mi viene un altra idea. e allora, appena arrivo a milano inizio ad organizzarmi.
e tu sei lì, così mi hai detto.
e io qui....quì.
preso il treno. proprio come ti avevo detto. milano. chiavari. genova. bologna. milano. caldo in qualsiasi caso. io e me in qualsiasi caso.
avrei voluto andare lontano da me. avrei voluto partire per allontanarmi da me.
perchè speravo di capire qualcosa se mi fossi allontanata da me.
ma non si puo'. no, allontanarsi da se stessi non si riesce. almeno, io no.
così prendo il treno con me stessa, la mia borsa viola e il mio zaino azzurro con la bandiera irlandese. incontro la gente dei treni. rido delle coppie che si chiudono negli scomparti. storto il naso per le giovani che vanno in giro a piedi nudi, proprio come ho fatto io. osservo i giovani che leggono anna karenina, come me. e aspetto. aspetto. aspetto.
la stazione.
quelle in cui arrivi e ti trovi sommersa di gente. e non fotografo nulla. no. questa volta no.
e scrivo, poco. poco perchè non riuscivo a trovare nulla che mi piacesse. allora strappavo fogli e cancellavo foto.
e allora, nulla. non tengo nessun ricordo di carta e nessuna foto.
tutto dentro.
alla maura.
e arrivo in un internet point di genova e ti scrivo una mail che non ti ho mandato.
e la salvo, così se cmabio idea posso mandartela.
poi mi viene un altra idea. e allora, appena arrivo a milano inizio ad organizzarmi.
e tu sei lì, così mi hai detto.
e io qui....quì.