martedì, agosto 02, 2005
piccoli appunti cinematografici
ok, ok, ok....a me piacciono registi strani. sì, mi piacciono film che nessuno vede o che la gente normalmente riduce ad un semplice "un film stupido".
ammetto che spesso è vero, che spesso mi innamoro di gente strana. ma sono così. così anche nel resto delle cose. musica, amici, pittori, fotografi, ballerini, scrittori. tutto insomma.
detto questo, il mio primo incontro con kim ki-duk è stato qualche tempo fa, precisamente con la visione di primavera, estate, autunno, inverno...e ancora primavera. poi sono passata a ferro 3, ma devo e ho sempre ammesso che in entrambi i casi ero sempre stata affascinata dai suoi film. il modo in cui parlava della corea, della vita. i colori con cui riusciva a riprendere tutto. il silenzio, il meraviglioso silenzio dei suoi film, che rendeva tutto piu reale. sì, incredibile, ma è stato il primo regista che sia riuscito a rendere il silenzio reale. proprio come è, veramente.
e sì, un po' è mi piaceva perchè mi ricordava dolls e nessun film prima di allora era riuscito ad avvicinarsi all'eleganza e alla bellezza del film di kitano.
e benchè abbia visto solo due film, gia citati...i due film forse piu conosciuti di kim ki-duk, la samaritana mi ha lasciato un po' male.
l'eleganza con cui aveva disegnato un tratto della vita in primavere, estate, autunno.... qui' mi è parsa del tutto assente, come la magia e quel qualcosa in piu che solo ferro 3 sembravano avere.
lode al regista per la scelta di mostrare una faccia della vita della coreoa che forse, sì, è difficile da mostrare e anche dal far accettare. e ottimi alcuni spunti, come il modo di mostrare il binomio tra peccato ed espiazione...ma, no. no, manca qualcosa...o forse per meglio dire c'è qualcosa in piu'.
non sono certo nessuno per dire cosa è giusto o sbagliato, ma è da quando l'ho visto che ci penso.
troppo crudo in alcuni punti, e forse troppo sofisticato.
ha lasciato da parte la magia per mostrare solo la verità. e si sa, la verità fa male.
e forse la verità, così, senza condimenti e senza spezie, non scende tanto bene.
peccato. peccato, perchè le attrici sono proprio carine, peccato perchè la mano di kim ki-duk si vede, e sempre con piacere.
ora, aspetto il nuovo film, quello del 2005 the bow.
samaritan girl
(corea del sud, 2004)
regia di kim ki-duk
*p.s qualcuno puo avvisare melissa p. che ha solo 19 anni? che forse è il caso di fare meno la diva....di piantarla con tutte queste arie da vamp....non c'è bisogno, la sua dignità si è sbeccata con il suo primo libro-scandalo...e poi, magari è solo gelosia la mia....ma vi, prego, vi prego, fatela smettere....*
ok, ok, ok....a me piacciono registi strani. sì, mi piacciono film che nessuno vede o che la gente normalmente riduce ad un semplice "un film stupido".
ammetto che spesso è vero, che spesso mi innamoro di gente strana. ma sono così. così anche nel resto delle cose. musica, amici, pittori, fotografi, ballerini, scrittori. tutto insomma.
detto questo, il mio primo incontro con kim ki-duk è stato qualche tempo fa, precisamente con la visione di primavera, estate, autunno, inverno...e ancora primavera. poi sono passata a ferro 3, ma devo e ho sempre ammesso che in entrambi i casi ero sempre stata affascinata dai suoi film. il modo in cui parlava della corea, della vita. i colori con cui riusciva a riprendere tutto. il silenzio, il meraviglioso silenzio dei suoi film, che rendeva tutto piu reale. sì, incredibile, ma è stato il primo regista che sia riuscito a rendere il silenzio reale. proprio come è, veramente.
e sì, un po' è mi piaceva perchè mi ricordava dolls e nessun film prima di allora era riuscito ad avvicinarsi all'eleganza e alla bellezza del film di kitano.
e benchè abbia visto solo due film, gia citati...i due film forse piu conosciuti di kim ki-duk, la samaritana mi ha lasciato un po' male.
l'eleganza con cui aveva disegnato un tratto della vita in primavere, estate, autunno.... qui' mi è parsa del tutto assente, come la magia e quel qualcosa in piu che solo ferro 3 sembravano avere.
lode al regista per la scelta di mostrare una faccia della vita della coreoa che forse, sì, è difficile da mostrare e anche dal far accettare. e ottimi alcuni spunti, come il modo di mostrare il binomio tra peccato ed espiazione...ma, no. no, manca qualcosa...o forse per meglio dire c'è qualcosa in piu'.
non sono certo nessuno per dire cosa è giusto o sbagliato, ma è da quando l'ho visto che ci penso.
troppo crudo in alcuni punti, e forse troppo sofisticato.
ha lasciato da parte la magia per mostrare solo la verità. e si sa, la verità fa male.
e forse la verità, così, senza condimenti e senza spezie, non scende tanto bene.
peccato. peccato, perchè le attrici sono proprio carine, peccato perchè la mano di kim ki-duk si vede, e sempre con piacere.
ora, aspetto il nuovo film, quello del 2005 the bow.
samaritan girl
(corea del sud, 2004)
regia di kim ki-duk
*p.s qualcuno puo avvisare melissa p. che ha solo 19 anni? che forse è il caso di fare meno la diva....di piantarla con tutte queste arie da vamp....non c'è bisogno, la sua dignità si è sbeccata con il suo primo libro-scandalo...e poi, magari è solo gelosia la mia....ma vi, prego, vi prego, fatela smettere....*