lunedì, settembre 26, 2005
e adesso piango e basta. o almeno ci provo.
e huter esce, sa che oggi la maura è trasparente.
i fratelli dormono e per fortuna non vedono lacrime. in questa casa. in questo castello maledetto dagli orchi e posseduto dalle streghe.
e non trovo più la macchina fotografica.
e dentro ho un vuoto incolmabile.
in testa una sola frase, una sola. "qualsiasi cosa succeda, qualsiasi persona si avvicini. qualsiasi sorriso. qualsiasi segreto. io sarò sola."
frasi in cui credo e che continuo a ripetere come preghiere fatte in casa.
non ci sono fate perfette quì. non ci sono pioggie che cantano. e non ci sono lune piene. mi spiace.
l'ottimismo non è per me.
è una maledizione che ho creato io. con queste mani che odio. con queste parole che pensano di essere migliori di quello che sono.
e questo blog che non è altro che una bandiera di egocentrismo in cui non mi rispecchio.
io non vivo sotto questa bandiera. io non vivo sotto nessuna bandiera.
io vivo e basta.
io vivo sola. sola, come solo so fare.
perchè io mi sono creata così. perchè in fin dei conti è così, solo che posso essere. e l'amore, quello in cui ci si perde io posso solo leggerlo. io posso solo inventarlo con le parole e con l'immaginazione.
e il mondo è questo. imperfetto come puo solo essere.
e io amo le persone tutte. già simo. tutte.
e ora, ora mi pento solo di non aver fatto quelle valige.
di non aver preparato quegli scatoloni.
perchè questa vita.
fanculo.
e non mi servono appigli, mi spiace.
è che forse se partivo non trovavo nessuno. forse non conoscevo nessuno.
perchè se al mondo nessuno guardasse verso di me, se nessuno vedesse questa luce. se per una volta le mie parole, le mie mani, i miei silenzi fossero NULLA. allora forse sentirei meno dolore.
forse
forse sentirei piu compagnia.
ma ci sono giorni in cui mi avvicino troppo. avvicino troppo al dirupo della vita.
e oggi sono proprio lì a camminare su una lama con vuoto da una parte e dall'altra.
ma sono stanca di spiegare. stanca di usare queste parole per dire quello che sono.
arriverà qualcuno che saprà vederlo da solo. senza parole di spiegazione. senza musica di sotto fondo.
sono solo così.
galleggiante in questo fango di fiori blu.
e huter esce, sa che oggi la maura è trasparente.
i fratelli dormono e per fortuna non vedono lacrime. in questa casa. in questo castello maledetto dagli orchi e posseduto dalle streghe.
e non trovo più la macchina fotografica.
e dentro ho un vuoto incolmabile.
in testa una sola frase, una sola. "qualsiasi cosa succeda, qualsiasi persona si avvicini. qualsiasi sorriso. qualsiasi segreto. io sarò sola."
frasi in cui credo e che continuo a ripetere come preghiere fatte in casa.
non ci sono fate perfette quì. non ci sono pioggie che cantano. e non ci sono lune piene. mi spiace.
l'ottimismo non è per me.
è una maledizione che ho creato io. con queste mani che odio. con queste parole che pensano di essere migliori di quello che sono.
e questo blog che non è altro che una bandiera di egocentrismo in cui non mi rispecchio.
io non vivo sotto questa bandiera. io non vivo sotto nessuna bandiera.
io vivo e basta.
io vivo sola. sola, come solo so fare.
perchè io mi sono creata così. perchè in fin dei conti è così, solo che posso essere. e l'amore, quello in cui ci si perde io posso solo leggerlo. io posso solo inventarlo con le parole e con l'immaginazione.
e il mondo è questo. imperfetto come puo solo essere.
e io amo le persone tutte. già simo. tutte.
e ora, ora mi pento solo di non aver fatto quelle valige.
di non aver preparato quegli scatoloni.
perchè questa vita.
fanculo.
e non mi servono appigli, mi spiace.
è che forse se partivo non trovavo nessuno. forse non conoscevo nessuno.
perchè se al mondo nessuno guardasse verso di me, se nessuno vedesse questa luce. se per una volta le mie parole, le mie mani, i miei silenzi fossero NULLA. allora forse sentirei meno dolore.
forse
forse sentirei piu compagnia.
ma ci sono giorni in cui mi avvicino troppo. avvicino troppo al dirupo della vita.
e oggi sono proprio lì a camminare su una lama con vuoto da una parte e dall'altra.
ma sono stanca di spiegare. stanca di usare queste parole per dire quello che sono.
arriverà qualcuno che saprà vederlo da solo. senza parole di spiegazione. senza musica di sotto fondo.
sono solo così.
galleggiante in questo fango di fiori blu.