sabato, settembre 17, 2005

 
"ho una voglia matta di stringerti ora, tringerti forte..."
11.9.5 h. 23.40.05


la puntina non l'ho ancora comprata e sono arrivata a pagina 228, sì two hundred and twenty-eight.
la pancia duole, la luna da la sua energia ma alle volte esagero. e qst notte sarà piena. piena davvero. questa sera non ci sarà "l'altra parte" sarò un tutt'uno. sola. unicamente.
la limonata della nonna ha tenuto compagnia ai sui racconti "il diploma del nonno, no. lui lo ha strappato. una sera che un altro pianista gli ha fatto lo sgambetto rubandogli un lavoro".

e oggi piove. o almeno pioveva. ma a me questo cielo fa stare bene.
la torta con i mirtilli che tanto volevo, alla fine l'ho fatta. mangiata, anche.
e ieri sera sono stata al CAI per il concorso di fotografia.

"quante foto?" "sei" "ah, titoli signorina"
"la prima -vertigine-, poi, -vaniglia e cioccolato-, poi -the sound of silence"...e.." "no,aspetta cos'è l'ultima? non è italiano vero?"
e alle spalle arriva Enzo.
quattro by-pass e una vita di settimana bianca in comune alle spalle.
ad occhio e croce deve avere una sett'antina di anni. e mi ha visto la prima volta che ho messo gli sci. poi mi ha visto la seconda. e anche la terza e tutte le altre volte. lui faceva fondo, ma la prima discesa era sempre lì, lui. a guardare.
e lui c'era quando la maura, unica bimba del gruppo, unica femmina, arrivava con le sue gambe ai piedi de 'il dente del gigante'. ed era lui che mi portava a vedere le statue di ghiaccio al lago di lot. poi il suo cuore ha cambiato le carte in tavola.

e lui ieri sera era lì. occhi color del cielo come una volta. pelle abbronzata e quattro by-pass nel petto.
"lei è la maura. la conosco da quando era alta così. veniva con me in settimana bianca"
mi abbraccia e sento le sue braccia che tremano, ha gli occhi pieni di lacrime e a me si apre il cuore.

"già è inglese...lo scrivo io se vuole"
consegno il tutto, ma torno martedì per le foto "in via eccezionale, ti do fino a martedì". e le altre foto, da togliere il fiato. io ho solo i titoli originali. ma ho vinto lo stesso.
per quell'abbraccio. per quelle lacrime e quei racconti.

e odio qst sentimentalismi. ma io, io un nonno paterno non l'ho mai avuto, e Enzo, con Siro e Darcisio erano quelle figure particolari. che si incontrano poche volte in giro. si viveva fianco a fianco per una settimana. su a La Magdeleine. e se non c'era neve si camminava insieme. ogniuno con il suo passo e ogniuno con le sue storie. Siro e i viaggi per il mondo. Darcisio e i suoi compagni "comunisti". e Enzo, con i racconti di famiglia.
e alla sera a ballare liscio o a giocare a carte. e a quell'età, ogni volta che la nonna ballava con uno di loro mi dicevo "sì, se la nonna deve avere un nuovo nonno, voglio loro. uno di loro. uno di loro va bene. sì"

e così martedì Enzo mi porta le foto di quest'estate da farmi vedere.
"maura, ci vediamo martedì. cavoli, come sei cresciuta. sì, ciao maura"

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