venerdì, ottobre 14, 2005

 

fabrizio viene a milano. e le giornate quì, sono così. molto ottobre. gicche di velluto nere, scarpe e stivali che risuonano in quei lunghi corridoi. la gente che non ti risponde, le borse di furla. i militari che non si laureranno mai perchè attraversano il chiostro e le lezioni di storia dell'arte medioevale. e sembra di essere li da sempre, mentre si aspetta di uscire da quell'aula 126. vismara. poi le lezioni di letteratura italiana e il crocefisso che ti guarda da la sopra. e Dante, che è personaggio ospite di tutte la lezioni. il velluto nero che si incontra per caso. via orazio. porta ticinese. colonne di san lorenzo. gemelli. chiostri vista da sotto e vista da sopra. gente che gira in senso orario l'ambulacro 1 e che lo percorre in senso antiorario. poi ci sono i treni delle 8.40 in cui non si respira e gli uomini adulti giocano al cellulare. le mamme che preparano i matrimoni dei figli. e sì, anche le nonne che ti schiacciano e non ti lasciano muovere. poi le foto. "quelle storte" che non tutti capiscono.
capire, cosa c'è da capire?
poi c'è il duomo. il mcdonald con i principi e i truccatori. il castello. il fotografo curioso.
le ombre su quella terra grigia. grigia. e i segreti con gli scalini che prima o poi saliremo.

m i m a n c h i

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