domenica, ottobre 16, 2005
la mamma è a venezia.
"mi ha fatto piacere. che eri alla partita. e che ridere....valerio ad un certo punto mi fa: -ma chi è il ragazzo con la macchina fotografica?-".
e nel mezzo della partita, mamma chiama.
dal caffè florence.
ride e dice che se vedo venezia io non torno piu a casa.
e ci ride su.
chiedo il perchè. ed è bello sentirla ridere al telefono.
da così lontano. che poi tanto lontano non è.
e dice che sì, quello è il mio ambiente. che se ci vado non torno più. non torno più davvero. per sempre.
e a venezia va a bere al caffè florence.
la mamma.
giancarlo fa un canestro da tre. maura scatta fotografie e finsice il rullino. marco si prendo un pugno e torna a casa con un occhio nero. sexy. la zia lucia si arrabbia "tutte a te succedono".
apro il libro. lo inizio adesso, mi dico.
e dentro la pancia si sente una strana energia. il calore del the che scende lento e l'emozione.
di un nuovo libro che si sbuccia tra le mani.
che si scrive sotto gli occhi.
"mi ha fatto piacere. che eri alla partita. e che ridere....valerio ad un certo punto mi fa: -ma chi è il ragazzo con la macchina fotografica?-".
e nel mezzo della partita, mamma chiama.
dal caffè florence.
ride e dice che se vedo venezia io non torno piu a casa.
e ci ride su.
chiedo il perchè. ed è bello sentirla ridere al telefono.
da così lontano. che poi tanto lontano non è.
e dice che sì, quello è il mio ambiente. che se ci vado non torno più. non torno più davvero. per sempre.
e a venezia va a bere al caffè florence.
la mamma.
giancarlo fa un canestro da tre. maura scatta fotografie e finsice il rullino. marco si prendo un pugno e torna a casa con un occhio nero. sexy. la zia lucia si arrabbia "tutte a te succedono".
apro il libro. lo inizio adesso, mi dico.
e dentro la pancia si sente una strana energia. il calore del the che scende lento e l'emozione.
di un nuovo libro che si sbuccia tra le mani.
che si scrive sotto gli occhi.