martedì, novembre 08, 2005
..I remeber whem we use to play...
so che non è una cosa solo mia. che in questo sono penosamente normale.
è che alle volte ho proprio l'impressione di non sapere nulla. di non saper cosa fare. e mi trovo cieca a brancolare in un buio pregno di profumi.
e sì, questa sera decido di no. anche se non so se è la cosa giusta o sbagliata.
non so nulla. di me. di te. di lei. di lui. nulla. a stento riconosco la mia immagine riflessa in un vetro.
mentre la sera cala su questa vita. la mia.
che a fasi alterne, come la luna, mi ritrovo tra le mani.
e oggi è giornata di fuga. e no.
oggi ho proprio la certezza di non sapere nulla.
e così mi ritrovo a porre domande che neanche so formulare.
e sento il caldo delle stelle lì in cielo.
e già, i vostri nomi mi raccontano chi siete. il vostro calore illumina una parte di cielo.
ma è sulla terra che poggiano i miei piedi.
è aria terrena che respirano i miei polmoni.
no, niente lacrime. non farebbere che alimentare il peso di domande dentro una testa come la mia. "strana".
e no, questa sera sono troppo sottile, troppo schiacciata da un vento freddo.
sono lì, dove ogni tanto mi ritrovo senza saperne il motivo. è solo un passo.
divide dalla staticità al salto.
divide dalla terra all'aria.
questa sera sono troppo fragile. per decidere. troppo decisa per non capire.
e no, non ci voglio pensare. non voglio farmi abbracciare ancora da quei pensieri. da quegli occhi. da quel profumo.
sì, è come se non sapessi nulla di me.
homeless
con troppi vestiti addosso, troppi preconcetti, troppi sogni e troppi desideri.
troppi imegni, troppo tempo. troppi pensieri.
troppa luce negli occhi.
so che non è una cosa solo mia. che in questo sono penosamente normale.
è che alle volte ho proprio l'impressione di non sapere nulla. di non saper cosa fare. e mi trovo cieca a brancolare in un buio pregno di profumi.
e sì, questa sera decido di no. anche se non so se è la cosa giusta o sbagliata.
non so nulla. di me. di te. di lei. di lui. nulla. a stento riconosco la mia immagine riflessa in un vetro.
mentre la sera cala su questa vita. la mia.
che a fasi alterne, come la luna, mi ritrovo tra le mani.
e oggi è giornata di fuga. e no.
oggi ho proprio la certezza di non sapere nulla.
e così mi ritrovo a porre domande che neanche so formulare.
e sento il caldo delle stelle lì in cielo.
e già, i vostri nomi mi raccontano chi siete. il vostro calore illumina una parte di cielo.
ma è sulla terra che poggiano i miei piedi.
è aria terrena che respirano i miei polmoni.
no, niente lacrime. non farebbere che alimentare il peso di domande dentro una testa come la mia. "strana".
e no, questa sera sono troppo sottile, troppo schiacciata da un vento freddo.
sono lì, dove ogni tanto mi ritrovo senza saperne il motivo. è solo un passo.
divide dalla staticità al salto.
divide dalla terra all'aria.
questa sera sono troppo fragile. per decidere. troppo decisa per non capire.
e no, non ci voglio pensare. non voglio farmi abbracciare ancora da quei pensieri. da quegli occhi. da quel profumo.
sì, è come se non sapessi nulla di me.
homeless
con troppi vestiti addosso, troppi preconcetti, troppi sogni e troppi desideri.
troppi imegni, troppo tempo. troppi pensieri.
troppa luce negli occhi.