martedì, febbraio 21, 2006

 
alzo il volume. lorenzo mi tiene compagnia e non mi fa sentire la voce di mio fratello e dei suoi amici, riuniti per preparare la strategia d'attacco. già, partita di serie D novate-bollate. ed è una di quelle partite per cui vale la pena disegnare su quattro teli bianchi giganti e per cui vale la pena passare tre pomeriggi a giocare con le tempere.

e lorenzo, canta. solo per me.
solo per i miei pensieri. solo per la mia testa.

doccia e more. già, ho voglia di una cioccolata. ma...ho corso questo pomeriggio, per un bel po' e ho pensato troppo. la cioccolata farebbe anche piu male.
e mi vengono alla mente stralci di frasi, di pensieri, di delusioni e di sorrisi. e io...che hos empre disprezzato la penna di bukowski, oggi sono attratta da piccoli stralci di sue poesie. che stupida che sono.
leggevo rolling stones e pensavo che è da tanto che non scrivo uno dei miei articoli. già, e ci ho provato. ma non ci riesco piu. e non vorrei....già, ho paura di non esserne piu capace.

alzo ancora di piu il volume.
ti penso.

..and some man do it by
tearing butterflies in half

(c. bukowski)






passa qualche ora e io riprendo in mano il post.
qualche sms dalla stella. e la sensazione che mai sarà piu come prima. che sono cambiata, per molte cose. che, vediamo e respiriamo diversamente. spesso. spesso.

e sono stanca di questi occhi. stanca delle mie foto.
stanca. e decido che la macchian fotografica per un po' rimarra spenta. già, poi vedo quel telo enorme candido steso a terra e mi viene voglia di scattare qualche foto.
è che non mi piacciono piu le mie foto.
semplice no.
ho capito che non sto piu "crescendo". sono sempre le stesse. sempre e solo le stesse foto.
gli stessi colori.

e non va bene. non va bene per niente.
stanno diventando troppo silenziose. troppo pesanti. troppo insignificanti.
devo trovare il modo.
di cambiare occhi.
maledizione.





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