martedì, marzo 14, 2006

 
sonoo le sette e mezza e io ho gia cenato.
alzo la musica e lorenzo deve urlare per coprire il mondo, altrimenti questa sera esplodo.
o no.
no, forse non esplodo. forse mi asciugo, lasciando solo i vestiti, proprio come il video dei ColdPlay.
dovrei solo scegliere. ma lascio che questa musica e queste parole siano un muro, per proteggermi dal mio destino imminente.
mi ci protteggo dietro.

perchè fuori il mondo parla una lingua che questa sera proprio non conosco.
come se stesse urlando troppo da confondere i suoni, tanto che le parole si scindono e si clonano senza motivo, senza logica. ma lui continua ad urlare.
senza neanche accorgersi che sta urlando troppo, questa volta troppo.


e la luce in sede centrale oggi era bellissima. e ho incrociato il ragazzo piu bello della cattolica. sì, anzi Bello.
e mentre sorridevo tra me per i pensieri scemi, sul fatto che fosse il piu Bello, mi sono accorta che era proprio uguale a Francesco.
sì, il mio mister F.
proprio come lui, un po' piu alto forse.
ma in fondo è tanto che non vedo Francesco. tanto.

e ho voglia di biblioteche vuote, di silenzio da edifici vuoti. ho voglia di camminare nel buoio sperando di non incontrare nessuno.
voglio essere una goccia di pioggia in mezzo al temporale.
una goccia di pioggia dentro il temporale.
una goccia di pioggia dentro il temporale.



solo rumore, solo rumore.


e domani, lezione di storia alle 8,30. e tornerò a casa per le 19,15 e sarò stanca, piu di questa sera.
spero che questa stretta alla pancia non ci sia piu, spero che il sole di domani, mi abbia un po' fatto imparare la lingua del mondo.
perchè Babele è quì, in questi metri che ci dividono, tra i sospiri ravvicinati nel treno delle sei, tra me e questo schermo e in questa carne.
questa carne che mi aiuta a comunicare





<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?