venerdì, febbraio 02, 2007

 
mi dicono di sdraiarmi a terra perchè dentro lo so bene cosa voglio. o cosa non voglio. davanti ad un toast con il tabasco sopra e una sigaretta light si ride perchè sono concittadini, e mi si chiede semplicemente "ma tu lo riprenderesti così a braccia aperte?". ci sono domande alle quali non so rispondere, così mento agli altri. io ascolto i vinili quando non so cosa voglio. compro tre tazze uguali ma in tre colori diversi e non l'ho mai fatto. ascolto l'intera discografia dei The Books in un pomeriggio. pulisco casa con Beck. e cambio le coperte al letto singolo per vedere se così i sogni cambiano. soffro il freddo per andare al parchetto a fotografare i ragazzi che giocano a basket e finisco due rullini in dieci minuti. sono. voglio vedere le foto di Ingar Krauss finchè ci sono. mi lascio scappare di sicuro MariaAntonietta al Centrale. non ci sono. aspetto Fabrizio alla portineria della scala perchè "tra un quarto d'ora scendo". e mi sento bene, perchè una come me sogna da sempre un appuntamento in un posto così. compro libri per riempiere non si sa bene cosa. regalo un libro a mio fratello, con le pagine gialle e le note a matita di chi prima di lui lo ha letto. chiacchieriamo in un bar degli uomini che ci hanno fatto male e bene, di quelli che pensavamo essere piu maturi. mi dicono che forse sono nervosa. come se non lo sapessi da sola. io e lui ci mandiamo sms nella notte, quando ho la febbre e non posso essere al turno del cineforum e ci diciamo che ci teniamo da parte, l'uno per l'altra per i momenti di piu grande solitudine. ricevo dall'america The American Nightmare che doveva essere tuo e non mio. sogno Como. e capisco che Berlino, se possibile, la prima volta la devo vedere con lui. non mi sono ancora sdraiata a terra. ancora no. ancora cosa voglio o cosa non voglio non lo so. ancora alla domanda non so rispondere. ancora no. sto per finire Rumore Bianco ma gia lo amo. rido sentendo il piccolo bimbo dei The Books. sento il profumo del mio ballerino preferito che mi regala i rocher proprio come a New York. mi manca svegliarmi accanto a qualcuno come sentire freddo e avere qualcuno che mi scaldi. 19:33. brava. aspetto i risultati dell'esame, ancora. attendo senza sapere cosa o chi attendo. mi immergo ancora un po' nella mia illusione. accetto un abbraccio senza se ma non lo ricambio per non bruciarmi la pelle. scrivo un post dopo mesi, non perchè questo blog torna a vivere ma perchè è uscito dalle mani. e una delle tre tazze l'avevo presa per lui. come le due tazzine piccole. ma ora non so. there is no there.

Comments:
^^
....ho deciso per la ferocia e per i sogni.mi sono iscritta al lab.ho paura.
a nn presto..un abbraccio
(S.s)
 
Quando il bambino era bambino, il bambino non sapeva di essere bambino. L'amore è un angelo funambolo senza corpo. E' uscita così. Si cade mille volte prima di trovare l'equilibrio, ma c'è sempre la rete. Ti ricordi il mio post su la Donna Cannone?
Occhio alla posta, eh?
 
A volte lo sappiamo bene cosa vogliamo, ma fa paura...
 
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