mercoledì, maggio 30, 2007

 
quando ingerisci pillole è così.
cammini e ti muovi e senti dentro il male, ne senti il peso, il silenzio, la sofferenza interna. potresti darne resoconto scientifico senza saperne come. non serve tempo, è in un secondo che senti la sua presenza con la sua fisicità. dentro. nello stomaco o poco piu in alto. alle volte in gola o dritto nella testa.

quando ingerisci pillole è così.
senti il male lì, fermo allo stesso punto di prima ma in continua crescita. ma senti che tra il tuo corpo e il tuo male c'è altro te. qualcosa di te che non avevi prima. prima, prima di aver deglutito quelle cinque piccole sfere.
una specie di scatola a forma organica in cui tener chiuso fuori te. dal tuo male.

senti che questo te agisce in tuo favore.
ma anche in favore del tuo male. perchè non lo cancella.
lo tiene solo lì, pronto a tornare a contatto.

ti muovi indistintamente da prima. o da dopo.
il mio corpo. io. il mio male. in quest'ordine.


ij è l'amico che mi passa le pillole. ne sceglie colore e dimensione.
me ne da resoconto chimico e mi aggiorna sui suoi effetti.

io sono quella che deglutisce.

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