lunedì, dicembre 10, 2007

 

se poi mi viene voglia, posso chiudere gli occhi e provarci. a ricordare.
il bianco che quasi acceca. i bimbi che salgono e scendono dai rettangoli.
i ragazzi biondi e alti. la birra sotto i cieli stellati. il freddo di
ogni click. la mancanza di una macchina fotografica. il sonno che arriva,
carezzandomi.
(io getto sassi, volontariamente nei laghi.)









Everything it must belong somewhere
They locked the Devil in the basement, threw God up into the air
Everything it must belong somewhere
And you know it's true, I wish you'd leave me here


[I must belong somewhere - bright eyes]

Comments:
e io raccolgo sassi dal fondo dei laghi: malgrado la buona colazione, la birra chiara, la neve bianca, il trenino rosso e la coscienza che a certe temperature posso non solo sopravvivere ma addirittura scattare foto, io non vorrei che tu mi avessi lasciato lì, nel senso che non sentivo appartenenza a quel luogo, che non era quello il luogo a cui sento di appartenere. so che non intendi questo quando citi bright eyes, e so bene che anche tu senti di appartenere ad altri luoghi. ad altri laghi.
 
ti ho portato la.
e ti ho riportato qui. (da cui l'ultimo sasso lanciato).
no, non ti ho lasciato da nessuna parte. sì, penso di appartenere ad altri laghi.
 
minchia quanto siete romantici!
 
no, danlio, non ti confondere.
 
(il blog io l'ho sempre usato per me, per dire e ricordare a me certe cose. il piu delle volte la gente tende a leggerci cose personlamente rivolte a loro, capita ovvio...in questo caso è capitato -in minimissima parte-.
io non ho mai capito come funzionano i blog altrui. il mio so che è online per me sopratutti.
volevo solo dire a me stessa che quando mi prende male, posso ricordarmi, tra le altre cose, delle neve bianca...che malgrado fosse a st moritz a me, a me la neve piace!)

i miei laghi, sono in città. città che hanno le rocce vicino alla fermata della metropolitana. laghi che guardano l'opera cittadina e che stanno a due passi dal mare. del nord.
 
i blog funzionano che uno può anche scriverli per sè, sta bene, ma chi legge è ovviamente ispirato dai post a rivederne il contenuto in chiave personale, e a dare il proprio contributo (un vissuto privato, cioè, che diventa pubblico) allo sviluppo del blog stesso, che è, il blog, comunque un luogo di scambio. e, così come nella vita reale (di cui il blog è del resto parte), la quantità e la qualità degli scambi dipendono dalla somma e dalla personalità delle persone in gioco, e come nelle migliori regole non matematiche (visto che parliamo di persone vive) uno più uno a volte fa tre.
 
il tre è un numero che mi piace.
come gli scambi.
 
io getto.
i passi.
nei laghi.

così
camminante.

mentre
affondo.
 
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