giovedì, novembre 29, 2007

 

abbiamo una giraffa gialla dispersa in giardino.
in verità, non so proprio cosa fare per lei.
ho spiegato ad uther questa mattina, che le giraffe non
possono vivere nel nostro giardino...per una serie di motivi
che non saprei elencarvi e che ad uther non ho spiegato,
ma che so esistere da qualche parte.

lui (uther) indifferente e spavaldo ha portato
in giardino la giraffa, per fargli compagnia durante la
pausa-pisciata di metà mattina ed è tornato a bocca vuota.
lei (la giraffa), ora è dispersa, al freddo e senza cibo.

ora abbiamo una giraffa gialla dispersa in giardino.
non so quanto possano resistere alla nebbia di milano.

martedì, novembre 27, 2007

 

è un poco sempre come quella volta.










maybe you are right
[low - dragonfly]

mercoledì, novembre 21, 2007

 

ho un buco nei jeans.
mentre ripasso il present perfect continuos lo scopro
lì, sotto la tasca posteriore destra.
un buco nel jeans.
sul sedere.
mia nonna fa la sarta, fa pagare sei euro ogni
orlo dei pantaloni.
il sarto in via torino quindici.

il buco ha un diametro di poco meno di un centimetro.
mia nonna fa la sarta e lo ha chiuso.
senza dirmelo.
un buco invisibile sul mio sedere.
con un pezzetto di jeans grande un centimetro
quadrato.

io finisco di scrivere lucia has been playing with the dog.
punto.
e poi libero il mio sedere
di quel pezzetto di tessuto grosso un centimetro quadrato.
per far respirare il buco.
il buco nei miei jeans.

sabato, novembre 17, 2007

 
ho un ronzio nelle orecchie.
fastidioso.
insistente.

all'inizio pensavo fossero i
pezzetti del mio cuore distrutto,
che arrivati al cervello non facessero
che nuotare rumorosi tra testa e orecchie.

forse sono solo le mie cellule che urlano, morendo.

martedì, novembre 13, 2007

 


First with your hands, then with your mouth
A downpour of sweat, damp cotton clouds


[bright eyes - take it easy (love nothing)]

martedì, novembre 06, 2007

 












maybe
me, the living

sabato, novembre 03, 2007

 

And you want to travel with her
And you want to travel blind
And you know that you can trust her
For she's touched your perfect body with her mind.


[suzanne - leonard cohen]




è stata una giornata densa, ieri. piena di parole, musica, imbarazzi e di incontri.
per un secondo sembrava ci fosse solo caos, in quelle sei ore trascorse fuori nel mondo.
ma era ordine. ho fatto ordine, ecco cosa ho fatto ieri.
ho fatto ordine in quei due o tre pensieri caotici che avevo dentro.

giovedì, novembre 01, 2007

 
ho conosciuto fabio.
fabio è simpatico.
fabio era figo con il suo tatuaggio al braccio e i suoi jeans chiari.
fabio è disponibile.
fabio si stava privando del suo bob per darlo a me.
fabio ha sorriso, quando ho esclamato "minchia lei? quanto cazzo è brava?".
fabio mi ha detto "aspettami qui".
fabio non pensava io dicessi parolacce.
fabio mi ha detto che lui oltre highway 61 non va.
fabio ha fatto sì che io arrivassi lì, dove lui si ferma.

fabio in realtà si chiama andrea.

This page is powered by Blogger. Isn't yours?