sabato, luglio 31, 2004

 
Alle volte mi chiedo come mai, anche dopo tutto quello che ho passato, io credo ancora in un mondo che profumi di agrumi, in cui il sole tramonta sempre colorando il cielo di viola, in cui il vento ogni mattina soffia leggero verso tutte le finestre socchiuse per farle spalancare e far sì che gli uccellini possano compiere il loro ruolo di sveglie.

Non so perchè ma io continuo a farmi la doccia con l'acqua tiepida, continuo a lavarmi con il bagnoschiuma alla cannella e continuo ad avvolgermi in una spugna enorme bianca. Così da potermi poi mettere tutta umida e semi nuda, sul terrazino. Solo per sedermi.
Così, bagnata, per farmi accarezzare dal venticello...
Non so il perchè ma continuo così, a rimanere umida sdraiata sulla sedia di metallo bianca. Come in attesa...

Non so perchè ma io continuo a pensare che il mondo sa essere TERRIBILMENTE ridicolo!!

venerdì, luglio 30, 2004

 

...affacciata alla mia finestra...sembra aggrapparsi a se stessa...per non sbagliare pensiero... Posted by Hello


Ho semplicemente inziato a piangere.
Così semplicemente, come solo io riesco a fare.
Non c'era modo di fermarsi, nessuno avrebbe potuto fare nulla.

Solo alcuni piccoli concetti neri che sembravano solo attanagliarmi la mente.
fallimento, bruttezza.

Non aggiungo altro, perchè niente altro mi viene in mente...



domenica, luglio 25, 2004

 

Movimento Posted by Hello

sabato, luglio 24, 2004

 
Armstrong, anche oggi vince con 1h 06' 49'' ...
 
Vederlo pedalare è qualcosa di magnifico. E' la pedalata piu sublime che abbia mai visto, io che adoravo lo stile di Ullrich... 


martedì, luglio 20, 2004

 
Agli occhi di molti sembro pazza ed incomprensibile.
Gli voglio essere amica....se sento questa cosa come posso schiacciarla in fondo a tutto?
 
Non sono vendicativa, nella vita si fanno tante cazzate, io ne ho fatte a centinaia...
Alla fine, cosa cambia? L'importante è che io sia in piedi..
Mi ha fatto male il colpo di ieri?
Bhe, sì...un male strano ma è stato comunque un colpo.
 
Malgrado tutto, vorrei evitare che tra noi ci sia solo odio...vorrei solo che fosse tutto leggermente normale...
 
fatto...ai suoi occhi sembrerò
stupida...ma io mi sento
meglio, molto meglio.
 
Io gli ho regalato la mia amicizia, dopo il mio amore...sta a lui scegliere...Io penso di aver detto quello che mi sentivo e mi sento meglio...
almeno penso!
 
Spero solo che capisca il messaggio...lo spero con tutto il cuore.
 
Li ho cancellati...i suoi sms...li ho cancellati...ne ho tenuti due o tre...che rimangono comunque parte di me...
E' stato piu semplice di quello che pensavo.
 


lunedì, luglio 19, 2004

 
Mi tremano le mani.
davvero
Non c'è musica che in questo momento possa girare.
niente
 
Forse l'unica reazione che potrei avere sarebbe quella di emettere frasi corte. Una di quelle sintassi piene di punti, di virgole...pesante.

Non saprei altro, che dire parole, come quando ti sudano le mani e  non riesci a guardare la persona negli occhi mentre gli dici
cosa?, cosa gli dici Maura? cosa, cosa davvero?
 
Nulla, io nn ho nulla da dire.
Come sempre opto per il silenzio. Per il ronzio del cervello che invano cerca di capire.
 
La parola basta mi rimbomba nella testa, soppalza e si scontra.
Urta con la parola delusione.
 
Oggi non ho nulla da dire, qualsiasi inizio nn riesco a prenderlo.
Forse avrei delle domande, ma ne ho fin troppe dentro, e nn risucirei a pescare quelle giuste.
Forse dovrei manifestare quello che ho dentro.
 
..semplicemnte, nn ho le forze di dire che ora so...
 
B A S T A


venerdì, luglio 16, 2004

 
music*Van Morrison*
 
Like the Cold in a Grave
 
Nasceva oggi Roald Amundsen (1872), esploratore e scopritore del Polo Sud
 

lunedì, luglio 12, 2004

 
Le parole, possono tutto.
Fino a qualche minuto fa ne ero convinta...

Qui piove, piove in un modo quasi diverso dalle altre volte.
O forse sono io diversa

Il brutto è che non saprei proprio coem regalarvi questa magia, questa pioggia. Non saprei come spiegarvi cosa significa, non saprei farvi sentire l'umidità che entra dalla finestra, e il suono della pioggia.

La sua voce,
marcata e calibrata.
Accordata con il mondo


E invece nulla, non riesco a dirvi con nessuna parola cosa significa ascoltare la pioggia. Cercare di capire quello che sta dicendo, e magari riuscire a sentire anche il suo interlocutore.
Non soffia vento, la pioggia cade semplicemnte a terra.
Dritta. Perpendicolare da dove era partita.

Semplice.


Ogni volta che piove, mi viene in mente la parola semplice.
Io penso che la pioggia cada semplicemnte, senza tante domande e senza tanti perchè.
Cade, così semplicemente.
O forse non cade, forse no.
Forse ancora una volta s e m p l i c e m e n t e, fa la sua strada, plana su tutto e tutti.
Indistintamente.


Spalanco la finestra, pregando che la pioggia stia parlando con me.
Che sia qui per spiegarmi, per farmi capire.

Perchè davvero io non Ti capisco.

sabato, luglio 10, 2004

 
Music *Glenn Gould*

Come se le cose non girassero esattamente nel tempo dovuto.
Come se tutto quello che dovesse essere non è.
Probabilmente sono semplicemnte una deficiente complessata di 19 anni con poca voglia di uscire. Anzi con zero voglia di uscire.

Probabilmente sono solo una visionaria, melensa anima vagante, destinata alla perpetua visione distorta delle cose, del mondo e della vita.

Ma cosa ci posso fare? Cosa posso fare se preferisco una serata a teatro piuttosto di un'uscita a quattro per bere una birra? Cosa posso farci se preferisco la sonata per piano e violino di bach suonata da Glenn Gould all'ultimo cd dei Metallica, Nirvana o di Anastacia? Cosa posso farci se alle volte mi vesto solo di giallo e nero?
Non posso certo cambiarmi, dire a me stessa -no, tu questa sera esci lo stesso.-

Benchè questa sia Io, Io davvero, bhe...mi è difficile esserlo.
Sì, difficile esserlo.
E il bello viene se penso al fatto che il mio °naturlamente° è difficile da essere, se penso che io così ci sono nata...o sbaglio? Mi illudo di essere così, o lo sono?

Complessata.
Sì, anche.
Sì, molto. Ma penso mi piaccia, preferisco passare due ore a battere su questo blog, pensando se sono pazza o da ricovero, se sogno o sono completamente andata...

La mia vita, è travolta. Alle volte, davvero penso che sono stanca di vivere trasportata dalle decisioni degli altri. Poi mi rendo conto che la melma in cui sto affogando l'ho creata io. E sì...signori, quello per cui piango, è una mia creazione.
Avrei potuto decidere di viviere con un piede in due scarpe, avrei potuto vivere in questa casa con mia madre e comprarmi mio padre, fingendo di essere interessata a sughi e vini. Avrei potuto fingere di amare lo shopping il sabato pomeriggio, avrei potuto fingere di amare i tacchi alti e le discoteche.
Ma non ci sono riuscita...

Così preferisco piangere, maledicendo il mondo...
Preferisco, ammettere che il sabato sera vado al Piccolo per vedere il Tokio Ballet, per la seconda volta, sì per la seconda volta...
Preferisco, ammettere che ieri sera quando Mr. Bejart era in sala, e mi sono avvicinta per chiedere un'autografo io tremavo, tremavo di paura, e mi veniva da piangere, davanti a tanta grandezza.

Ieri mi sono trovata al parco con un vecchio amico di famiglia, il cui discorso ancora adesso non riesco a capire. Mi sono trovata a piangere, naturalmente.

"anche piangere ti fa bene, Maura!"

E allora, fanculo mondo...non potrò certo continuare a piangere tutte le volte che mi si dice che se vorrò fare l'università lontano da casa, bhe, dovrai fare tutto da sola.


music *King of Convenience*


Il problema, sai qual'è?

Io non dimentico. Non dimentico nulla.
Dalla lacrima color zaffiro, calda e salata che scivolava una notte di dicembre sul tuo viso, dal sole che si nasconde ora dietro le nuvole raggelando tutta casa. Non dimentico i pomeriggi contro il muro bianco mentre il mondo sembrava cadermi addosso, non dimentico il braccio di mio padre pieno di forza prendere quello di mia madre mentre usciva di casa, per l'ultima volta forse. Non dimentico la telefonata di Irene il giorno del mio compleano.
Non dimentico, no che non dimentico...
Ed è uno sbaglio forse, sì perchè accumolo nervosismo, lacrime che non riescono ad uscirmi da dentro, accumolo pensieri e paranoie.

Poi mi blocco, e mi ritrovo in un limbo.

I'm waiting, for something that i don't understand.

Riempo pagine.
Riempo pagine di libretti mentre il treno mi porta a teatro, riempo la testa di frasi piene di amore per nessuna anima, riempo la mia mano di carezze che non posso dare.
Lascio che i corpi perfetti e desiderati di ballerine vicine e lontane si appioppino del mio ideale, delle mie pareti e della mia vita, sogno un futuro in un teatro, piango al pensiero che la confezione che mi sta facendo compagnia nel mondo, non è la mia.

Questo corpo, confezione di un'anima che non conosco, è stata mandato nel posto sbagliato.

E mando fax, ad hotel genovesi per ringraziare la ballerina che mi ha aperto gli occhi, alla mia prima Giulietta.
Rido sdraiata sul letto pensando che ieri sera era il 20° balletto di quest'anno.
Nascondo le mani tremanti in tasca, al cospetto del Coreografo, mentre in francese sibila "ora non venite tutti quanti..."


Abbasso gli occhi davanti ad un immagine allo specchio che non conosco.

"sun rise, agani and again..."

mercoledì, luglio 07, 2004

 
Come se ogni suono fosse perfetto.
Calasse, nel momento giusto.

Un lasso di tempo, imprecisato.
Una chiamat che si è incastonata
a dovere,
nella realta calda, di questa
giornata.


E' la terza volta che ci sentiamo per telefono, vero?
...quel pizzico di nervosismo ed imbarazzo che non guasta mai...


martedì, luglio 06, 2004

 



Parto alle 14.00 per Genova.
Questa sera spettacolo della Scala!!


domenica, luglio 04, 2004

 
Green Eyes
(A Rush of Blood to the Head)

Honey you are a rock
Upon which I stand
And I come here to talk
I hope you understand

That green eyes
Yeah the spotlight shines upon you
And how could anybody deny you

I came here with a load
And it feels so much lighter
Now I met you
And honey you should know
That I could never go on without you
Green Eyes

Honey you are the sea
Upon which I flow
And I came here to talk
I think you should know

That green eyes,
You're the one that I wanted to find
And anyone who tried to deny you
Must be out of their mind

Because I came here with a load
And it feels so much lighter
Since I met you
And honey you should know
That I could never go on without you

Green Eyes
Green Eyes
Ooh ooh ooh ooh
Ooh ooh ooh ooh
Ooh ooh ooh ooh

Honey you are a rock
Upon which I stand

 
Dio, quanto mi manca....



Come risentire, il freddo che faceva vibrare Parigi.
Il buio che colorava il parco ai suoi piedi, e la Torre.
Poi l'aria che tirava in cima, le luci di una Parigi che stava ai nostri piedi.

Ai miei piedi.


Li ho contati.
All'andata e al ritorno.
Li ho contati tutti, i gradini.
Uno per uno, mantenendo un tempo ben preciso.

Era come una cadenza, e poi alzavo gli occhi.
Quasi perdevo l'equilibrio, e poi giù, a testa bassa...
a contare, ancora e ancora.

...tutta quella fatica, qualche caduta anche,
per non ricordarmi neanche piu quanti gradini sono....

sabato, luglio 03, 2004

 
Niente, non avevo vogli di uscire.
Volevo solo stare a casa, mettermi in pigiama, accendere la tv, e stare raggomitolata sul divano.

Ora però mi ritrovo con un Bacardi in mano,
a chiedermi che sara di tutto questo.

Spero di riuscire a dormire, ultima notte da sola...

 
Vedo solo nero e bianco.
Niente grigi nelle mie prospettive.

Devo continuare ad amarti, aspettando di vedere
la tua mano allungarsi verso di me?

Lo farò, con molto piacere...

Ma purtroppo, devo avere una risposta
certa.

Adesso...

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