mercoledì, dicembre 29, 2004
Ho ricevuto il bellissimo e profumatissimo bagnoschiuma alla prugna di Marco. Parlato con Chiara del piu e del meno. Illusa ancora una volta che si andrà a Parigi con un last minute in vacanze prossime. Parlato di Fabrizio e scoperto che torna questa sera. Anche Claudio e Marco. Trovato biglietto per il Galà di domani sera. Trepidante per il Gala di domani sera. Assistito a conferenza stampa con Murru e Guillem. Deciso cosa volgio dalla mia vita. Dato regalo a Chiara. Preparato regalo da consegnare a Marta all'uscita domani sera. Uscita ieri sera con ex-compagni. Capito che "uscire a bere qualcosa" non sa per me. Assistito al cambio di una gomma bucata.
Sogni vari, e desideri in ordine sparso...
Che i Ragazzi possano comprendere quello che sono. Diventare il futuro Mario Pasi ma con un po piu di sale in zucca. Andare a Parigi per rivederla. Andare a Parigi per un balletto. Andare a Londra in agosto per vedere i ballerini russi. Andare in vacanza questa estate.
lunedì, dicembre 27, 2004
...Un regalo.
...una telefonata con un messaggio preciso.
...un biglietto di andata e uno di ritorno.
...Uno zaino da trek per partire.
Voglio, solo partire, programmare un viaggio con scarponi da montagna e zaini da treking, voglio qualcuno che si avvicini e mi consegni un messaggio. Voglio sapere che ricevero una lettera con il segreto del mondo.
mercoledì, dicembre 22, 2004
l'anima.
Come il buio quello profondo, e inclinato verso il basso,
il silenzio, che puo essere tremendamente doloroso.
Il nero, quello del buio e del silenzio, è come la noia.
Viscida e fluida, appiccicosa e morbida, fastidiosa e ammaliante.
Come il sangue lentamente inziasse a scorrere piu lento, così quello che ho dentro, quello che ho sulla pelle mi rende quasi lenta.
Fuori tempo.
Inutile cercare di velocizzarsi.
E così ancora una volta, mi ritrovo ad "amare la gente" come Qualcuno mi ha detto (e si noti la Q maiuscola), e a ritrovarmi poi sanguinante. Piena di ferite e ancora una volta disillusa.
Grazie
Pennac è riuscito a dirlo, questo infido e bastardo Grazie.
Sì, lo so, nessuno è obbligato a ringraziare; non si è perseguiti ai sensi di legge se nn si sorride ringraziando; sì, non è peccato mortale non scrivere e non urlare un grazie, da lontano.
Però, lo aspettavo. Sì, lo aspettavo e forse lo desideravo lo stesso.
Lo attendevo, qui con il caldo dentro e un freddo porco fuori. Con l'albero di natale con le luci gia accese da tempo, con la voglia di metter su una camera tutta mia, qui, con l'attesa e il pensiero rivolto a chissa quante persone nello stesso momento.
Lei mi pugnala, loro mi abbracciano ieri e oggi non ringraziano.
"......se questo sms non arriva, Mauri, al posto tuo inzierei a rivalutarli........."
ma come faccio? come posso pensare che volontariamente non hanno voluto scrivermi e dirmi nulla? come posso pensare che lei, sia stata a bloccare questo ringraziamento?
Ma poi, mi intravedo nello specchio, vedo la mia obra pallida sul muro bianco.
Amo la gente, questo è appurato.
Sono acida e cattiva alle volte, e quello lo si è visto anche recentemente.
Ma quando ci sono, quando ci sono davvero...cazzo, mi spacco in due: e lo faccio con il cuore, e lo faccio perchè voglio farlo, senza chiedere permesso, senza chiedere scusa e senza pretendere nulla.
E ora, invece aspetto che qualcuno mi dica -Maura, ho travato quello che mi hai lasciato: grazie!-
No, no, neanche un grazie, solo il sapere che quello che ho fatto il mondo lo sa.
Perchè tutto cio che tocco, sembra insorabilmente scappare lontano?
Perchè, non posso trovare anche io qualcuno da chiamare Amico, senza MA e senza SE?
martedì, dicembre 21, 2004
La giusta misura non esiste.
L'equo e il pari, sono situazioni astratte.
E così io continuo a sognare, ad illudermi, che tutto puo stare in equilibrio su una lama affilata,
che le persone, tengono dentro quanto tirano fuori, che prima o poi tutti mi diranno tutto e che prima o poi anche io mi addormenterò, di quei sonni fatti di assenzio e di dolci profumi.
E cammino,
cammino,
illudendomi.
Desiderando
e
sognado
di essere un bellissimo
involucro,
una gran bella confezione.
Sognando che prima o poi, la gente si volterà passandomi accanto,
che prima o poi, anche io strapperò qualche sguardo ammiccante.
Che un giorno, o una prossima vita, anche io sarò bella.
bella
bella.
Così tremendamente bella da non poter essere vista,
così da dover stare chiusa dentro di me,
sola.
Ancora
e
sola.
venerdì, dicembre 17, 2004
Si accettano, consigli....
Quello che non capisco è il perchè...partendo dal fatto che la cosa che davvero piu odio al mondo è la catteveria e la gelosia, e che quello che piu mi fa andare in besta è la combinazione di queste due cose in una sola persona...beh, inizio a chidermi cosa la spinge a fare tutto questo!
Sì, probabilmente lei ha una qualche forma di precedenza su di loro: ma il principio è che io non ho intenzione di appropiarmi di loro, non PRETENDO NULLA da loro.
E lei continua, a farmi arrabbiare, a farmi diventare una bestia...continua ad esonerarmi da quel mondo, continua a mostrarmi tutte le sue azioni, continua a mettere in mostra tutto quello che riesce a creare con loro.
E io, stupida come sono, mi faccio venire il fegato marcio: non perchè sono gelosa, ma per il semplcie fatto, che se non fosse così gelosa e così cattiva, riusciremmo benissimo a stare bene.
Maledetto mondo, ma perchè io tento sempre di essere buona, troppo, troppo e alla fine la prendo sempre in quel posto??????
lunedì, dicembre 13, 2004
E mi ritrovo a visitare il sito del Royal per vedere i periodi e gli orari dei balletti.
Piu o meno, ho la mezza idea di andare allo stage in febbraio a Londra.
Mezza idea, piu o meno. Che non significa che io ci andro, ma che giovedì vado a sentire quel che si dice e poi ci penserò.
La verità è che ho voglia di andare.
Non che abbia in mente un posto preciso, ma ho solo bisogno di andare.
Sono due giorni che le scale che portano a Montmatre mi ossessionano...
Vorrei solo tornare davanti a quelle scale, vorrei solo risalirle, ricontarle, ancora una volta, e poi ancora e ancora.
Ho voglia di inseguire su una mappa la via astrusa in cui il cugino di quell'amico di quel tipo che viveva accanto a quella signora, la cui cugina era la nipote di mia nonna, bhe, in somma...dove quel tipo aveva visto la Guerin.
Ho voglia di inseguire i balletti e le compagnie in giro per le città.
Ho voglia di andare, andare, andare, andare.
E lo ammetto, cazzo...avrei volgia di sapere davvero se i suoi occhi brillano come penso io.
E sì, ho voglia di scoprire
che qualcuno dietro
un muro,
mi spia e
che dietro ad un
gironale fa finta
di leggere.
mercoledì, dicembre 08, 2004
alle volte, il periodo è davvero di quelli brutti.
Il pendolo dell'orologio incessante continua la sua corsa e come una spettatrice,
silente e solinga
rimango qui ad fissarlo, senza compiere un solo gesto.
La scuola, ulra i suoi diritti,
dovrei mettermi a fare milioni di cose, dalle nostre paerti sono stati tre giorni di festa.
E di conseguenza, tre giorni senza scuola, che avrei dovuto dedicare allo studio: filosofia e latino, in primis.
Non sono riuscita a fare nulla, non che la voglio mancasse, ma la concentrazione, ilo spirito di stare due ore fissa su quel libro. Non ho concluso quasi nulla: latino nn l'ho neanche aperto, e filosofia ho fatto un terzo di quanto avrei dovuto.
Così domani mi tocchera per forza studiare tutto Fichte e tutto Schelling, in un solo pomeriggio.
La testa, vaga altrove, non ho ancora ritrovato il libretto della mia macchina, e mi sono anche fatta rubare il portafoglio, così ora non ho piu nulla.
Patente, carta d'identita, codice fiscale, carta servizi...tutto, tutto e niente di quello che sono alla faccia dello stato.
Denuncia dei carabinieri, e tutto il resto....ottimo lavoro Maura!
Come se non bastasse, ho anche la capacita di alsciare la macchina con il cruscotto acceso, così conseguente scaricamento della batteria e perdita di tempo per andare dai nonni a recuperare i cavi.
E ora mi viene solo il nervoso a pensare che rivedro tutta quella gente, tutta quella classe e tutta quella scuola. E vorrei solo che le vacanze iniziassero, che la vita scorresse...senza di me.
Non volgio grammatiche, non voglio orari....
Cazzo, se inzio così ora, a maggio come staro? a maggio come staro?
Io devo, devo, devo, andare via....non lo merito lo so, al momento non merito nulla, davvero, ma ho un gran bisgno di dimenticare il mio nome, di non ricordare nulla di quello che sono.
Ho bisogno di una stanza, ho bisogno che mio padre tolga dalla falegnameria tutti i suoi torni, ho bisogno di far diventare quella stanza la mia camera, ho bisogno di una scrivania, di un letto, e di una luce sul comodino. Ho solo bisogno di tronare in me, di tornare ad avere quella voglia che avevo ieri...
E tu, tu, continui ad essere nei miei pensieri, come diavolo è possibile? non ho mai visto i tuoi occhi, non ho mai sentito il profumo della tua pelle...
...ottimo lavoro Maura!
martedì, dicembre 07, 2004
sempre così
bello?
mercoledì, dicembre 01, 2004
non voglio non sentirlo sulla pelle.
Come quello dell'anno scorso, che era solo miele e profumo d'amore,
che piano piano di è spento.
Come quello di quando ho scoperto dove la mamma nascondeva i regali,
ed è stato solo un giorno nato e morto come tutti.
Come il primo passato a casa senza papò,
che è stato solo cattiveria ed egoismo.
L'albero, alto alto, è gia in sala, da qualche settimana.
Sul banco conto i giorni che mi separano dal 25.
Non aspetto nulla, tutto cio che desidero è qualcosa che posso anche
ottenere da sola, comprandomelo.
Ma ho voglia lo stesso di compilare una delle mie solite liste,
con le quattro cose che voglio.
Quelle cose ora, come ora, non ho. Di cui nn ho bisogno,
ma di cui vorrei conoscere il profumo.
Poi qui c'è la pioggia, che mi ha distrutto il diario di scuola,
che me lo ha inzuppato e reso una grande chiazza di inchiostro colato.
L'inchiostro delle foto,
ballerine
piedi
tutu
che si sono mescolato tutte, insieme.
Poi qui, ci sono le lezioni di storia dell'arte,
del mio prof,
le immagini di Morris sul libro, che nn ci sono
Dante Rossetti che con la sua storia mi diventa semrpe piu simpatico.
Ci sono le ore di italiano, con la Scapigliatura,
finalmente,
con Fosca che solo io voglio leggere il classe.